Chiesa dei Santi Maria e Isidoro a Pontepetri

Un tempo la terra di Pontepetri faceva parte della parrocchia di Gavinana, come Bardalone e Maresca, e divenne parrocchia autonoma nel 1786 per volontà del vescovo Scipione de’ Ricci. La costruzione risale al 1672, anno in cui la chiesa doveva già quasi essere ultimata, poiché vi fu solennemente traslata la venerata immagine dipinta su muro della Vergine Maria, che si trovava in origine in una piccola cappella ivi esistente., poi distrutta in occasione della costruzione della nuova fabbrica. L’edificio fu consacrato il 25 luglio 1673 da Francesco Dondori, vicario generale del vescovo, come riporta una lapide murata sopra il portale della facciata.  La conformazione in pianta della chiesa è tipica dell’ortatorio tardo – seicentesco, ad aula unica piuttosto piccola, con zona presbiteriale in proporzione assai ampia, ove si trovano l’altare maggiore e i due laterali. L’esterno denota interventi posteriori, databili ai primi decenni del XX secolo: la facciata è semplice, intonacata, con portale centrale, due finestre achirotonde ai lati e un oculo sull’asse mediano. Il. campanile si trova sul fianco sinistro dell’edificio. L’interno è ad aula unica coperta di volta a botte divisa in due da un arco trasverso a ghiera; l’aula termina con parete piana a cui è addossato l’altare maggiore, con mostra assai ricca. Anche gli altari laterali sono in stile analogo; nel complesso tutto l’interno si è mantenuto quasi nelle condizioni originarie, se ci eccettua il pavimento, a mattonelle in graniglia, di fattura recente. edificio a pianta rettangolare ad unica navata, con tetto a capanna e facciata preceduta da un porticato.