La Chiesa di San Basilio a Prunetta si trova sul sito dove esisteva un ospizio detto della Croce Brandegliana, gia’ documentato nel secolo XI. Nel 1667 l’ospizio, ormai in rovina, fu sostituito da un oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie. Con decreto del 2 Ottobre 1785 il vescovo Scipione de’ Ricci elevo’ l’oratorio a chiesa parrocchiale con il titolo di S. Basilio (arcivescovo di Cesarea del IV secolo e dottore della Chiesa), ma l’antico titolo Beatae Mariae Virginis Matris Gratiae e’ tuttora conservato. Si dice che, guardando la facciata della chiesa di San Basilio, l’acqua piovana che cade sulla parte sinistra del tetto vada a finire nel Mare Adriatico (tramite il fiume Reno), mentre che quella che cade nella parte destra vada nel Mar Tirreno (tramite il fiume Serchio). Rifacimenti assai estesi furono eseguiti negli anni Trenta del XX secolo: la chiesa fu rialzata, rifatti l’interno e parte dell’esterno, costruito il campanile. L’interno è a una sola navata coperta da tetto a capriate, in vista; il presbiterio rialzato e recinto da balaustra in pietra, termina in un’abside semicircolare con catino a quattro nervature, con tre finestre achirotonde, assai allungate. Sui fianchi della navata si trovano semipilastri di stile neogotico: L’altare maggiore, è di fattura recente, di stile neogotico; pure novecenteschi sono i due altaretti laterali. Nella sagrestia adiacente alla parte absidale della chiesa, si trova una lapide con iscrizione, che tramanda la notizia che l’oratorio, un tempo, dedicato alla Vergine fu fatto costruire nel 1667 dal nobile Gerolamo de’ Grassi, milanese, prefetto del locale distaccamento militare del governo mediceo per comodità dei soldati che ivi andavano ad ascoltare le sacre funzioni.