Le origini della chiesa attuale sono relativamente recenti, risalendo agli inizi dell’800. Sembra che un oratorio, probabilmente in relazione con un romitaggio, sorgesse in località Pian del Toro e l’attuale chiesa avrebbe conservato la dedicazione di questo precedente luogo do culto andato distrutto. Fino al 1784 l’oratorio era soggetto alla giurisdizione della Curia di Bologna: dopo tale anno passò alla diocesi di Pistoia. In tale occasione, per volontà del vescovo Scipione de’ Ricci, la Chiesa di S. Stefano Papa a Monachino divenne sede parrocchiale; fu poi modificata radicalmente ai primi dell’800. Esiste nell’archivio parrocchiale una perizia per la costruzione del nuovo edificio datata 1836. Impianto ad unica navata rettangolare, separata dalla zona presbiteriale da un gradino con una balaustra in legno. A metà della parete destra si trova in un piccolo altare in muratura con decorazioni a finto marmo. Anche l’altare maggiore è di fattura molto semplice con la ripetizione delle decorazioni in finto marmo e la mensa in mattoni, anziché in pietra. I soffitti della chiesa sono tutti intonacati e pitturati: quello dell’aula è a volta a sesto ribassato unghiata, con decorazioni pittoriche floreali, mentre quello del presbiterio con volta a vela. Le pareti della navata si presentano, invece, assolutamente prive di decorazioni. Esternamente, l’edificio si presenta con una facciata molto semplice, interamente intonacata con una balza in cemento nella parte inferiore; due lesene, anch’esse in cemento, che riproducono conci di pietra, delimitano la porzione di facciata vera e propria della chiesa, da quella della canonica. Sulla facciata si apre il portale d’ingresso, con cornice in pietra, sormontato da un oculo.