La Chiesa di San Michele Arcangelo a Piazza conserva scarse tracce di quella medioevale, anch’essa dedicata a S. Michele Arcangelo e documentata sin dal 940. Non si conosce la data di costruzione della chiesa. Il primo registro di atti relativi alla cura delle anime (matrimoni, morte, ecc.) risale al ‘600 ed è conservato nella canonica attigua, che possiede un interessante archivio (circa settanta pezzi) inedito dei secoli XVVI – XX. Nel 1758 fu aggiunto al corpo della chiesa (probabilmente in origine ad una sola navata e ad abside semi circolare) una cappella che corrisponde all’attuale sagrestia, per la Compagnia di S. Agapito martire (fondata nel 1721) e del Rosario. Nel 1790 il vescovo Scipione de’ Ricci fece demolire a sue spese il muro posto fra la chiesa e l’attuale sagrestia. Nel 1846 il parroco don Eugenio Pieruci decise di non restaurare la chiesa, perché in rovina, ma di ricostruirla ex novo, cambiando l’orientamento dell’ingresso. Pertanto fu distrutta l’abside originaria e ivi fu costruita la facciata attuale. Nel 1848 la chiesa fu riconsacrata, nel 1853 fu corredata di organo. Nel 1954 – 55 furono fatti restauri in parte con finanziamento pubblico, in parte con il concorso dei parrocchiani. Il pavimento in cotto fu sostituito e l’organo spostato nella zona presbiteriale. La facciata intonacata ha ingresso unico al centro e oculo soprastante; il coronamento è a timpano, il tetto a due spioventi. Sul fianco destro si impone la torre campanaria; sulla sinistra si trova un corpo di fabbrica a due piani ad uso di canonica, di tipologia tardo settecentesca. L’interno, di aspetto ottocentesco, presenta navata unica con abside senza finestre, volta a botte sostenuta da paraste aggettanti e pseudo – architrave; gli altari laterali sono attribuibili al secolo XVIII, mentre l’altare maggiore è del XIX secolo, probabilmente eseguito al tempo della ricostruzione della chiesa.