Casalguidi

Chiesa di San Pietro

Casalguidi e’ un antico borgo il cui toponimo originario era più semplicemente Casale. Secondo quanto attestato dalla tradizione, i primi abitanti della località si stabilirono originariamente sul colle di San Biagio, dove costruirono un tempio dedicato a Venere, che, dopo la conversione al Cristianesimo, fu consacrato a San Romolo. Semidistrutto dai Longobardi, il piccolo centro sarebbe passato poi in mano ai Carolingi e da questi dato in premio a Ildebrando dei Conti Guidi, che aveva partecipato alla Prima Crociata con quattrocento armati e che avrebbe fissato la sua dimora nel luogo dove sorge l’attuale canonica; nel suffisso aggiunto al toponimo di Casale in epoca cinquecentesca, è del resto chiaro l’intento di testimoniare la signoria comitale dei Guidi sulla zona. Da un documento del 1062 sappiamo per certo che nel territorio di Casale il vescovo percepiva le decime della curtis, comprendente un castello e vasti possedimenti fondiari. Il borgo era abitato da una comunità rurale che attorno al 1132 cominciò ad emanciparsi occupando le terre signorili controllate più tardi dal Comune di Pistoia. Nello stesso 1132, in un memoriale del vescovo Ildebrando di Pistoia, è citata anche la pieve, che risulta però ufficialmente registrata solo nel 1218, in una bolla di papa Onorio III, e che era sorta all’interno del castello munito, fino dal 1181, di mura. Prima della pieve, nella soprastante zona collinare, era una più antica chiesa di impianto alto medioevale, dedicata a San Biagio, i cui ruderi sono stati rintracciati di recente e il cui nome è rimasto legato ad un agglomerato di case dell’abitato ed ad un rio poco distante. Nel 1301 il borgo e il suo contado furono distrutti dalle truppe di Corso Donati in marcia su Pistoia, guelfa bianca, e nel 1318, al momento della pace fra Guelfi e Ghibellini, rimase interdetto ai fuoriusciti di questa fazione. Nel 1382 Casale poteva contare su nuove, massicce mura merlate, ma dovette cedere comunque, nel 1391, all’assedio di Jacopo del Verme, capitano inviato in Toscana dal milanese Giangaleazzo Visconti, che, per reprimere definitivamente gli attacchi, rase al suolo l’abitato. Il XV secolo fu un periodo di pace, per quanto caratterizzato da un notevole impoverimento e da un conseguente calo demografico, turbato verso la fine e poi anche all’inizio del successivo dalla sanguinosa rivalità fra le due potenti famiglie pistoiesi dei Panciatichi e dei Cancellieri. Con il governo mediceo le lotte intestine si sarebbero progressivamente attenuate, fino alla pacificazione imposta da Cosimo I, che istituì podesterie nella zona facendo dipendere Casalguidi da quella di Serravalle. Nell’abitato, di aspetto prevalentemente moderno. Si evidenzia la piazza principale con la chiesa di San Pietro. .La chiesa parrocchiale e’ dedicata a San Pietro: si tratta di un’antica pieve romanica, la cui attuale struttura risale alla meta’ del XVIII secolo. A Casalguidi si trovava una chiesa ancora molto piu’ antica, la chiesa di San Biagio: di essa, pero’, restano solo pochi ruderi nella localita’ nota come Colle di San Biagio. Casalguidi e’ assai nota per l’arte del ricamo: da qui ha avuto origine il Punto Casale. Alcuni manufatti eseguiti con questo punto di ricamo si possono osservare nel Museo del Ricamo allestito nel Palazzo Comunale, che si trova proprio di fronte alla chiesa parrocchiale di San Pietro.
Chiesa di San Pietro – La chiesa presenta un impianto a croce latina, con unica navata terminante con abside semicircolare. L’aula è coperta da volta a botte unghiata, mentre il presbiterio, separato dalla navata da una balaustra in marmo, da cupola affrescata. Le pareti laterali sono scandite da lesene binate, decorate in finto marmo, che sorreggono un’imponente cornice modanata sulla quale si imposta la volta di copertura. In controfacciata è presente una cantoria lignea che ospita l’organo. Esternamente la facciata a capanna è preceduta da un portico intonacato scandito da sei arcate separate da semplici colonne in pietra poggianti su alti basamenti. La porzione di facciata che si erge al di sopra del portico esibisce la muratura in conci di pietra squadrati ed è caratterizzata in alto dall’apertura di un piccolo oculo. Sul fianco sinistro è addossata la facciata dell’adiacente compagnia.
Chiesa della Compagnia del Santissimo Sacramento – L’edificio presenta un impianto planimetrico ad aula unica rettangolare coperta da volta a botte unghiata. La zona presbiteriale, separata dalla navata da un arco trionfale, è coperto da cupola. Le pareti laterali sono scandite da lesene binate che sorreggono una cornice modanata su cui si imposta la volta di copertura. Sulla parete sinistra, nelle unghiature delle volte, si aprono tre finestre rettangolari. Esternamente, la facciata ad unico spiovente è adiacente alla chiesa ed è preceduta dal portico composto da sei arcate, in comune alla parrocchiale.

Palazzo Comunale

Chiesa 2

Chiesa della Compagnia del Santissimo Sacramento 1

Monumento ai Caduti

Chiesa 3

Chiesa: abside e campanile