Pietrabuona e’ uno dei dieci borghi, chiamati castella, che formano la Svizzera Pesciatina: l’origine di questo toponimo risale al XIX secolo e si deve allo storico ed economista svizzero Sismondi, che in questa terra, racchiusa tra il fiume Pescia e il torrente Torbosa, rivedeva le vallate della sua Svizzera. In realta’ prima questa zona si era sempre chiamata Valleriana (da Val Riana, ossia Valle dei Rii). Pietrabuona della Svizzera Pesciatina e’ la porta d’ingresso perché situata all’ingresso della valle: per questa sua posizione strategica e’ sempre stata al centro di contese fra Lucchesi e Fiorentini. In origine nota come Petra Bovula, Pietrabuona deve il toponimo alle cave di pietra serena presenti nel suo territorio: si tratta proprio di una pietra buona per essere lavorata. Comunque il paese, che vanta antiche origini essendo gia’ citato per la prima volta nell’anno 798, e’ assai noto anche per la presenza di numerose cartiere che da sempre hanno sfruttato per lavorare la grande porta d’acqua del fiume Pescia e il fatto che qui spira sempre il vento di tramontana, necessario in passato per asciugare i fogli di carta. Proprio per questo a Pietrabuona si trova il Museo della carta, che illustra come avveniva e come avviene la produzione della carta in questa zona.
Porta 2 | Campanile della Chiesa dei Santi Matteo e Colombano |
Chiesa dei Santi Matteo e Colombano |