Il castello di Larciano si trova a 165 m. s.l.m. sui contrafforti del Montalbano: le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al 941. Durante tutto il medioevo Larciano fu il centro principale dell’area grazie soprattutto al raccordo della via Francigena che da qui risaliva il monte Albano verso Serravalle. Fonti certe ci riportano il castello come possedimento dei conti Guidi gia’ dalla meta’ del X secolo: nel 1225 il castello fu venduto al Comune di Pistoia e per la sua posizione strategicamente dominante divenne il fulcro delle difese pistoiesi su questo versante del monte Albano. In questo periodo furono rafforzate sia le mura del borgo che a possente rocca. $p01 L’elemento piu’ importante della rocca e’ costituito dall’alta torre quadrangolare, che poggia sulle fondazioni di una precedente, forse d’avvistamento. A sinistra della torre si trovava l’abitazione del capitano della guarnigione, di cui rimangono solo alcune scarse vestigia nelle mura della rocca, alle quali l’edificio si appoggiava. La rocca ha subito un lungo restauro, terminato nel 1972, e vi e’ stato realizzato un locale, nell’area sottostante l’abitazione del capitano, adibito a museo civico. Il Museo e’ stato inaugurato nel 1975: vi sono esposti materiali provenienti dal territorio della Valdinievole orientale, oggetti provenienti da altre zone, e coprono uno spazio cronologico che va dalla preistoria al tardo rinascimento. Il museo e’ costituito da due sezioni: locale e didattica, distinguibili dal fondo rosso (per la sez. locale) e blu (per la sez. didattica) delle teche. Nei pressi del castello si trova la chiesa di San Silvestro, che nel 1260 era tra le chiese suffraganee della scomparsa pieve di S. Lorenzo a Vaiano e che assunse la dignita’ plebana solo nel 1693. In seguito alle radicali trasformazioni cui a piu’ riprese e’ stata sottoposta, non conserva della fondazione medioevale che timide tracce dei paramenti murari esterni, affioranti sotto l’intonaco.
Castello 2 | Veduta panoramica |
Porta medioevale | Palazzo del Podestà |
Reperti nel Museo del castello |