Monteaperti e’ un piccolo borgo situato a pochi km. da Siena: e’ noto perché nel 1260 vi fu combattuta la famosa battaglia fra Fiorentini e Senesi, citata anche da Dante nella Divina Commedia. Fu una contesa cosi’ cruenta da far si che il sommo poeta scrivesse che le acque del fiume Arbia si erano tinte di rosso tanto era stato il sangue versato. Monteaperti si trova in comune di Castelnuovo Berardenga, provincia di Siena: il colle dove avvenne lo scontro, il poggio di Monteapertaccio, e’ stato arricchito da un cippo e da cipressi. Sul poggio sorgeva, gia’ a partire dall’XI secolo, un castello di proprieta’ della famiglia dei Berardenghi. Dante cosi’ ricorda Monteaperti: siamo nel X canto dell’Inferno (versetti 82 – 96). Il poeta incontra Farinata degli Uberti, esule fiorentino che combatte’ la battaglia nelle file senesi, ma che, unico tra tutti i comandanti vittoriosi, nella Dieta di Empoli, riusci’ ad impedire la distruzione di Firenze da parte di Siena: Farinata riusci’ cosi’ ad evitare una catastrofe inimmaginabile. Farinata si rivolge a Dante
……se tu mai nel dolce mondo regge, / dimmi: perché quel popolo e’ si’ empio / incontr’a’ miei in ciascuna sua legge?”. / Ond’io a lui: “Lo strazio e ’l grande scempio / che fece l’Arbia colorata in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio”. / Poi ch’ebbe sospirando il capo mosso, / “A cio’ non fu’ io sol”, disse, “né certo / sanza cagion con li altri sarei mosso. / Ma fu’ io solo, la’ dove sofferto / fu per ciascun di torre via Fiorenza, / colui che la difesi a viso aperto”. / “Deh, se riposi mai vostra semenza”, / prega’ io lui, “solvetemi quel nodo / che qui ha ’nviluppata mia sentenza.