La piccola cappella, coperta a capanna, sorge nel giardino della Villa Rospigliosi a Candeglia: fu costruita nel XVIII secolo, in concomitanza con l’ampliamento dell’originario nucleo cinquecentesco della Villa appartenente alla famiglia Rospigliosi (che deteneva ampi possedimenti nella zona). Infatti la facciata, con finestre e portale d’ingresso riquadrati da cornici a bozze bugnate, presenta le medesime caratteristiche dell’edificio principale. A sinistra della porta una piccola nicchia accoglie un’immagine sacra in terracotta invetriata, mentre in alto risalta lo stemma dei Rospigliosi. Come ricorda un’iscrizione posta in controfacciata sopra la porta di accesso, l’interno è stato modificato nel 1838, quando Maddalena Rospigliosi ampliò la cappella, probabilmente aggiungendo le due cappelline laterali e determinando così l’attuale piana a croce commissa. Con lo stesso intervento l’interno fu coperto a volte e arricchito con l’altare in marmo policromo proveniente dall’Oratorio di San Felice alle Due Buri, situato nel podere antistante la villa e a quel tempo già in decadenza. Tale altare costituisce l’unico arredo liturgico tuttora presente, è addossato alla parete, mostra mensa su volute ed è sovrastato da una cornice in stucco dipinto, un tempo ospitante una tela settecentesca raffigurante San Felice, prete pistoiese, oggi collocata all’interno della villa.