Fu costruita nel 1805 ed eretta a parrocchia l’anno successivo per affidarle il territorio fuori Pota al Borgo, fino ad allora dipendente dalla Chiesa di Sant’Andrea. Si tratta di una chiesa a aula unica con presbiterio a terminazione semicircolare. La navata è impostata su tre campate, due delle quali sono coperte con volte a botte, mentre quella centrale, più ampia, è voltata a crociera. Il presbiterio è preceduto da una breve volta a botte unghiata. La chiesa è arricchita da tre vetrate policrome che occupano la grande monofora presente in facciata e le altre due finestre laterali poste nella navata. La facciata, intonacata, presenta nella parte superiore, sovrastante il portale d’ingresso, una grande monofora, mentre nella parte inferiore, ai lati del portale, due grandi mosaici. Nei primi anni Settanta del Novecento l’edificio fu ristrutturato dall’architetto Sguazzoni, che ne curò l’adeguamento liturgico, rivolgendo l’ottocentesco altare marmoreo verso l’aula e realizzano la sede presbiteriale in cemento stampato che scherma parzialmente l’organo (Agati 1860) posto sul retro quasi a formare una sorta di coro; con lo stesso materiale fu realizzato il nuovo ambone. Nell’ambito dello stesso intervento fu rifatta la pavimentazione della chiesa in graniglia e fu definitivamente smantellato il piccolo cimitero contiguo ristrutturando la cappella posta sul lato occidentale (ex Compagnia) alla quale si accede anche dalla navata delle chiesa. Il fonte battesimale, che si trovava nella cappella, fu spostato in una nicchia sulla parete destra della chiesa. Nel 1973 furono realizzati i grandi mosaici presenti in facciata, opera eseguita dal maestro Mellini: i due riquadri posti al alti del portale di ingresso raffigurano l’Annunciazione e Maria ai piedi della croce, mentre nella lunetta posta sopra il portale è rappresentata l’immagine di Maria Assunta.