In alcuni torrenti che scendono dalle vette delle Apuane, nel corso dei secoli ed in particolari condizioni geologiche, l’acqua ha creato nell’alveo dei torrenti delle profonde buche di forma cilindrica, a volte perfettamente sferiche: buche che sono state originate proprio dall’azione congiunta dell’acqua e dei ciottoli trasportati dalla corrente impetuosa. La rotazione d’alcune grosse pietre messe in movimento dall’acqua durante precipitazioni particolarmente abbondanti ha creato queste eccezionali manifestazioni erosive che la tradizione popolare ha denominato Marmitte dei Giganti e che sono visibili nel Canale degli Alberghi e, soprattutto, nei tre canali che scendono dal versante meridionale del Sumbra (1764 m. s.l.m.): Fosso delle Comarelle, Fosso dell’Anguillara e Fosso del Fatonero. In questo percorso tratteremo solo delle Marmitte che si incontrano nel tratto finale del Fosso dell’Anguillara.
Lasciata l’auto sulla strada Arni – Castelnuovo (quota 712), procediamo sulla strada in direzione nord per circa 100 metri fino a che non vediamo, sulla destra, una strada marmifera che scende nel greto della Turrite Secca per condurre ad una cava ormai in disuso. Percorriamo questa strada per andare dentro il greto del torrente e qui andiamo a destra fino a giungere alla cava dismessa: questa cava era posta proprio dentro il Fosso dell’Anguillara e stava distruggendo letteralmente le marmitte. L’escavazione fu fermata agli inizi degli anni settanta quando pero’ aveva gia’ distrutto alcune marmitte. Nella mia prima visita compiuta nel 1994 si incontrava subito una marmitta appena arrivati al fosso: ora questa e’ ricoperta completamente di pietre, forse frutto della tragica alluvione del 1996 e, pertanto, non e’ piu’ visibile; e’ necessario procedere per vederne qualcuna. Incontriamo ora una scala appoggiata ad una grossa roccia messavi opportunamente altrimenti non sarebbe piu’ possibile andare avanti (quota 682, 20 minuti dalla partenza): e’ necessario prestare un po’ di attenzione, soprattutto se le rocce sono bagnate. Ora possiamo vedere le prime marmitte e, se ci si arrampica un po’ sul fianco orografico sinistro della Turrite, se ne possono vedere altre: sono formazioni particolari, caratteristiche e veramente uniche e poi, visto che da dove si parcheggia l’auto fino a qui sono solo 15 minuti di cammino, il percorso e’ breve e vale la pena di effettuarlo: bisogna solo prestare un minimo di attenzione nel risalire il fosso e nel salire sulla scaletta.