Il torrente Calice nasce dalla confluenza dei torrenti Agna e Bure, che avviene nella zona del Cantone di San Michele Agliana; segna il confine fra la Provincia di Pistoia e Prato. Sfocia nell’Ombrone Pistoiese presso Bocca di Calice, poco dopo il Ponte dei Bini, dopo aver raccolto, sulla sua destra, anche le acque del torrente Brana. Il toponimo, tipicamente medioevale, sta ad indicare un letto artificiale ed arginato di un fiume: ha una lunghezza di circa 5 km. Infatti, il Calice è il canale artificiale nel quale furono riuniti i torrenti Agna, e Bure, deviandone i corsi verso est rispetto al tracciato originario, in modo da bonificare e mettere in sicurezza idraulica il territorio della pianura pistoiese. Tali opere imponenti promosse dal Comune di Pistoia avvennero nel XII e XIII secolo. L’Agna precedentemente attraversava l’abitato di Agliana in posizione intermedia fra le chiese di San Piero e San Niccolò. La Bure e la Brana invece si riunivano ed entravano in Ombrone nella zona di Badia a Pacciana.
Affluenti
Da sinistra: il Fosso Melancione (proveniente da Montemurlo subito dopo l’origine del Calice)
Da destra: il torrente Brana proprio poco prima che il Calice confluisca nell’Ombrone
Il Calice sfocia nell’Ombrone
Rottura dell’argine sinistro del 25 dicembre 2009
Soggetto a piene importanti, nella notte del 25 dicembre 2009, alle ore 3:30 circa, presso il Ponte dei Bini il torrente ha rotto un tratto (trenta metri) del suo argine sinistro provocando l’allagamento dell’area che va dall’altezza dell’autostrada A11 a nord fino alla cassa di espansione di Ponte alle Vanne a sud.