A lato dell’ingresso delle Scuole di Bottegone, in Via Fernando Santi, quasi all’incrocio con Via Salceto, si trova questo blocco marmoreo che poggia su pietra, con iscrizioni in metallo, dietro al quale svetta un bel cipresso. L’area del Bottegone e degli Olmi era rifugio e meta di molti partigiani. Per questo la GNR (Guardia Nazionale Repubblichina) aveva istituito numerosi posti di blocco. Il 2 maggio 1944 in località Castel Capecchi, al Bottegone, transitava in bicicletta Attilio D’Angela, lavoratore agricolo ma anche renitente alla leva. All’intimazione di fermarsi da parte di una pattuglia della GNR cercava di fuggire ma fu raggiunto da alcuni colpi di fucile. Catturato, venne fucilato in un campo di grano nei pressi di via Salceto. Attilio D’ Angela, nato nel 1922 e originario del meridione, abitava a Bottegone. Era renitente alla leva della Repubblica di Salò, ma non era in membro nella Resistenza.
Sulla lapide sono incise le seguenti pariole:”A ricordo / di / Attilio D’Angela / ucciso dai fascisti / 2 maggio 1944.”
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