Il monte Penna (m. 981) si presenta come una montagna dalle pareti alte ed inaccessibili se lo si osserva dalla strada di fondovalle della Garfagnana: dal Valico di San Luigi, posto sopra Fabbriche di Vallico, appare come una montagna piuttosto piatta e banale, mentre in realta’ e’ piena di cavita’ ed avvallamenti che la fitta vegetazione presente riesce a nascondere al primo sguardo. Il luogo di partenza di questo itinerario e’ il Valico di San Luigi, posto a 869 m. s.l.m., fra il monte Palodina e il monte Penna, splendido pianoro posto in posizione solati’a, dove risiedono ancora alcune famiglie dedite all’agricoltura e alla pastorizia. La zona era un tempo molto frequentata dai pastori provenienti sia dalla Valle della Turrite Cava (Fabbriche di Vallico, Vallico di Sopra, Vallico di Sotto) che dalla Valle della Turrite di Gallicano (Verni, Trassilico). Il monte Penna, a dispetto della sua apparante banalita’, va affrontato tenendosi sempre nel centro del pianoro sommitale, evitando di allontanarsene per non correre rischi inutili. Ricordiamo anche che sul fianco sud di questa montagna si trova la Tana di Casteltendine, nota fin dall’antichita’: gli scavi che vi sono stati condotti attestano che e’ stata abitata fin dalla Preistoria, poi dai Liguri, dagli Apuani e anche dagli Etruschi, tanto che vi sono stati rinvenuti dei bronzetti ermafroditi che fanno pensare che l’antro fosse un luogo di culto.
Il percorso è corto ma bisogna stare attenti perché non è segnalato ed è necessario mantenersi sempre al centro del pianoro sommitale per evitare si andare verso le scoscese pareti della montagna oppure perdersi tra la fitta vegetazione. Dal Valico di San Luigi (quota 869,) seguiamo la strada asfaltata che si dirige a destra: la percorriamo per poche centinaia di metri fino a quando non giungiamo nei pressi di alcune abitazioni che si trovano sul lato destro della strada. Poche decine di metri prima di queste, sul lato sinistro della carrozzabile, notiamo un sentiero che si inerpica sul lato nord della montagna: il sentiero è evidenziato da un muretto a secco che si trova sul suo lato destro. Saliamo tra le piante e dopo pochi minuti incontriamo i ruderi di una vecchia abitazione, che ci restano alla nostra destra: attraversiamo un bel prato e giungiamo sul crinale nord del Penna. Qui dobbiamo andare a destra seguendo un sentiero, non segnato ma evidente, che si dirige verso est: attraversiamo un bosco di castagni fino a quando non arriviamo nei pressi di una grande recinzione per bovini contrassegnata da un muro a secco sui quali è posta una recinzione di filo spinato. Ripeto: il muro a secco e la recinzione solo il segno che siamo nel posto giusto: con un pò di attenzione scavalchiamo la recinzione e ci troviamo di fronte ad un grande prato. Lo attraversiamo per intero e saliamo in direzione nord – est, perché proprio qui, nel limite nord – orientale di questa altura si trova la vecchia croce in legno che segnala la vetta del monte Penna, (quota 981, 40 minuti dalla partenza).
Vecchia Croce sulla vetta 1 | Vecchia Croce sulla vetta 2 |
Valico di San Luigi |