Farnocchia è un paese dell’Alta Versilia, Comune di Stazzema: la piu’ antica menzione che lo riguardi risale al 789 e si trova in un documento conservato nell’Archivio Vescovile di Lucca. Questo borgo, come altri dell’Alta Versilia, nell’estate del 1944 subi’ la ferocia delle truppe naziste: il 31 luglio una squadra di soldati tedeschi arrivo’ a Farnocchia e diede l’ordine di evacuare immediatamente il paese. Fallito il tentativo del parroco Don Lazzeri (che meritera’ la medaglia d’oro al valor militare il 12 agosto a Sant’Anna di Stazzema), di prendere tempo per dare la possibilita’ alle famiglie di portarsi dietro l’indispensabile, i partigiani, intervenuti, riuscirono a far fuggire i tedeschi dopo una cruenta battaglia. I tedeschi, pero’, ebbero la rivincita sette giorni piu’ tardi e, decisi a non far passare impunito lo smacco subito, l’8 agosto salirono di nuovo a Farnocchia: la squadra partigiana presente venne annientata ed il paese bruciato. La chiesa di San Michele Arcangelo, nella sua struttura originaria, è antica quanto il paese, tuttavia compare per la prima volta in un estimo del 1377. L’edificio, originariamente costruito ad una sola navata, fu ampliato nel 1721 e nel 1839 con altre due navate e quattro campate con transetto e coro poligonale. Sulla facciata è possibile scorgere ancora diversi elementi del primitivo impianto, reimpiegati durante i vari interventi, soprattutto dopo quelli eseguiti nel 1721. Al suo interno si possono ammirare: il tabernacolo eucaristico a tempietto, opera del 1502 dello scultore Lorenzo Stagi, che fu realizzato per la chiesa di San Martino di Pietrasanta, usato come fonte battesimale, cinque bellissimi altari di marmi policromi, porte d’ingresso molto ben cesellate, un monumentale organo del 1748. Inoltre una scultura lignea, “L’Ultima Cena”, di Roberto Cipriani, datata 1871, vari oggetti in legno e argento finemente intagliati e lavorati nella famosa bottega dello stesso scultore. Questa bottega d’arte venne avviata dal padre Ginese Cipriani e successivamente vide l’ingresso dei figli Roberto e Dionisio. Il Cipriani, nato a Farnocchia nel 1826, fu anche pittore, musicista, poeta e scrittore, un ingegno poliedrico, arguto, vivace e versatile. Il campanile, costruito interamente di bozze di tufo, è molto bello e slanciato; appare in un documento del 1668 e fu innanzato utilizzando pietre dell’antica Torre del Guinigi, situata poco distante dall’attuale sopra un terrapieno di una decina di metri definito “Il Monticello“, spianato nelk1760 per far posto alla strada. Il campanile fu terminato, fra alterne vicende nei primi anni del XVIII secolo, le campane riuscirono a spandere il loro suono soltanto nel marzo del 1847. Lungo il viale dedicato al Cipriani sorge l’oratorio della Madonna del Carmine, eretto prima del XVI secolo. Fu ingrandito con l’aggiunte del coro nella metà del XVIII secolo,. Merita un particolare cenno la porta principale, costruita con legno di castagno, su cui sono impressi intagli e decorazioni di alto valore artistico.
Il luogo di partenza di questo itinerario e’ S. Anna di Stazzema (quota 630): da qui, tramite il sentiero CAI n. 4 si raggiunge la localita’ di Sennari (quota 710, 10 minuti dalla partenza) che si incontra 1 km. oltre l’abitato di S. Anna di Stazzema. Si perviene cosi’ nei pressi di un ristorante: non si sbaglia perché e’ l’unico
presente. Ora si chiama Il Sentiero ma per il nome non garantisco visto che quando ero venuto qualche anno fa si chiamava La Montanara). Il sentiero CAI n. 4 inizia proprio davanti al ristorante ed e’ impossibile sbagliare in quanto ben segnalato addirittura da una targa in marmo. Si sale subito una serie di scalini che conducono nel bosco: il sentiero sale obliquo verso destra fino ad incontrare una maesta’, dalla quale si gode un bel panorama. Si continua nel bosco, seguendo sempre il sentiero CAI n. 4 fino a pervenire al Valico delle Focette (quota 873, 50 minuti dalla partenza). Questa foce mette in comunicazione Sant’Anna di Stazzema (Alta Versilia) con Farnocchia (Val di Serra) e rappresenta un eccellente punto panoramico: di fronte ci appaiono in tutta la loro bellezza la Pania, il Forato e il Procinto, mentre il bel paese di Farnocchia si trova subito al di sotto della foce. Attraversiamo la Foce e seguiamo in discesa il sentiero 4: arriviamo alla strada asfaltata e andiamo a destra fino a raggiungere Farnocchia (quota 652, 1 h. e 45 minuti dalla partenza).