Vergemoli

Vergemoli e la Pania Secca

Il territorio comunale di Vergemoli si estende ai piedi della Pania Secca, della Pania della Croce e del monte Forato ed e’ solcato dalla Turrite di Petrosciana, che raccoglie e porta al Serchio le acque limpide di diversi torrenti. Basterebbero questi cenni geografici per far capire in quale ottima posizione si trovi Vergemoli e quali caratteristiche naturali racchiuda il suo territorio, dalle grotte, di cui sono ricche le Pania, all’arco del monte Forato, che permette alcune volte l’anno di ammirare un doppio tramonto. La valle, assai impervia, s’apre a Gallicano (e per questo la Petrosciana e’ piu’ nota col nome di Turrite di Gallicano) e s’addentra in direzione delle Apuane, tra rocce a strapiombo, nelle quali e’ stata aperta, a fatica, una strada dai molti tornanti al posto dei sentieri e delle mulattiere che dal fondovalle salivano a tutti i paesi. Numerose case cinquecentesche, in gran parte restaurate, ornano le sue strade e si possono ancora ammirare alcuni portali di queste, finemente lavorati, rimossi e posti come ornamento nei giardini. La chiesa parrocchiale e’ intitolata ai santi Quirico e Giulitta: ai piedi di questa chiesa si trova una fontana in pietra, detta la Bernarda, ricostituita con i resti di un’antica fonte e porta scolpita la figura di una fanciulla. In paese, nel lato opposto della parrocchiale, si trova la chiesa di Sant’Antonio.
Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta – La prima notizia di un edificio di culto nel paese di Vergemoli è un documento datato 985 in cui si fa riferimento ad un piccolo oratorio, probabilmente a pianta rettangolare. La conformazione planimetrica dell’attuale edificio, con pianta a croce latina e aula divisa in tre navate, è il risultato di un intervento di ampliamento che si è protratto in varie fasi durante i secoli XI-XII. La chiesa viene ristrutturata nel 1683 secondo le disposizioni impartite dal Vescovo di Lucca, Marco Antonio Franciotti, durante la visita pastorale del 1638. Pochi anni dopo, nel 1715, l’edificio di culto e il relativo campanile vengono sopraelevati con conseguente rifacimento di tutto il sistema di copertura e di volte. E’ possibile ipotizzare che nell’ambito di quest’ultimo intervento sia stato ripensato anche l’apparato decorativo interno, in particolare che siano state intonacate le colonne in pietra di divisione tra le navate. Non abbiamo dati relativi ad ulteriori interventi importanti eseguiti sulla chiesa, solo che nel 2012 la torre campanaria è stata restaurata e consolidata. Considerando l’attuale finitura degli interni è possibile dedurre che a fine 1900 gli interni siano stati restaurati con l’intento di riportare l’edificio più vicino alla semplicità originale; alcune delle colonne di divisione tra le navate sono state scoperte dall’intonaco risultando però irrimediabilmente segnate da tale rivestimento. Nell’Estimo della Diocesi di Lucca del 1260 la chiesa di Vergemoli è inserita solo con la dedica a San Quirico, non è nota la data in cui a tale Santo sia stata affiancata anche Santa Giulitta. Da una porta lungo la parete laterale sinistra si accede ad un ambiente a pianta rettangolare una volta adibito a stanza della compagnia e ora utilizzato per le funzioni nei mesi invernali.
Chiesa di Sant’Antonio – La data di costruzione certa dell’oratorio di Sant’Antonio a Vergemoli non è conosciuta. Si può però ipotizzare che risalga ai primi anni del 1700 se in in una Bolla Arcivescovile del 1724 viene descritto come “da poco costruito” mentre nella visita pastorale del 1683 del Vescovo Giulio Spinola non viene fatta menzione alcuna ad oratori nel territorio di Vergemoli. L’edificio di culto, che sorge nella parte alta del paese, è caratterizzato da pianta a croce latina con dimensioni insolitamente estese per un semplice oratorio e un portico ad archi a tutto sesto in aderenza alla facciata. All’interno l’apparato decorativo è molto semplice: la classica conformazione con lesene che scandiscono le pareti laterali, la trabeazione e gli archi trasversali a sostegno delle volte a botte con lunette è infatti interamente dipinta di colore bianco.

Chiesa di Sant’Antonio

Fontana detta “La Bernarda”

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta

Inizio sentiero 132 delle Rocchette