Nei pressi di Piteccio, localita’ situata a pochi km. da Pistoia lungo la strada che conduce a San Momme’ e al Passo della Collina, verso l’antica Via Francesca della Sambuca, esisteva un castello talmente potente da guerreggiare con il Comune di Pistoia, che impiego’ uomini e ingenti risorse finanziarie per averne ragione. L’esistenza di questo castello e’ attestata per la prima volta nel 1052, anche se e’ sicuramente d’origine piu’ antica: la data della sua scomparsa e’ l’anno 1353, quando il comune pistoiese ne ordino’ la totale distruzione, tanto era il timore che ne aveva avuto. Tra coloro che ne ebbero il possesso il personaggio piu’ famoso e’ senza dubbio messer Filippo Vergiolesi, il padre di Selvaggia, la donna amata e cantata dal poeta Cino da Pistoia: quando abbandonarono il castello di Piteccio i Vergiolesi s’insediarono nella rocca di Sambuca.
Dalla piazza della chiesa di Santa Maria a Piteccio ci dirigiamo a nord verso San Momme’: dopo 200 metri circa sulla destra si trova la strada per Fabbiana e Castagno di Piteccio che noi tralasciamo andando a dritto. Procedendo sempre in direzione San Momme’ dopo 500 metri sulla sinistra si notano le indicazioni per Oppio, Poggio di Marco: imbocchiamo questa strada e superiamo il ponte sul torrente Ombrone. Percorsi 300 metri di questa carrozzabile sulla sinistra notiamo indicazioni per Poggio di Marco: svoltiamo, quindi, seccamente a sinistra. Percorsi circa 200 metri di questa strada, sulla sinistra, proprio al centro di raggio di una grande curva, e’ posizionato un casotto dell’acquedotto. Proprio sul fianco sinistro di questo manufatto ha inizio in sentiero che conduce nel bosco e ai ruderi del castello di Piteccio.