Villa Collemandina e’ un grosso borgo della Garfagnana, segnato per sempre da una data, 7 settembre 1920, giorno in cui fu completamente raso al suolo da un violento terremoto (6,6° Scala Richter, 10° Scala Mercalli). Villa Collemandina, che aveva un centro storico esteso e che ospitava centinaia di persone, rovino’ completamente: le case, costruite prevalentemente con acciottolato di fiume e malta di poco valore, si aprirono e si distrussero. La Regina d’Italia accorse, dopo alcuni giorni, a portare aiuti alle popolazioni colpite. I Carabinieri reali precedevano il corteo e accadde un fatto singolare e sconosciuto: in quell’occasione furono distribuite anche le scarpe, ma con l’insolito sistema del basta che siano due scarpe per ognuno. La maggior parte dei terremotati dunque ne ricevette spaiate o di taglie differenti. In molti furono poi costretti a cercare di trovare la gemella o di ricorrere alle riparazioni del ciabattino. A seguito di quel sisma molti garfagnini decisero di raggiungere parenti o amici che erano emigrati nelle Americhe. Anche la chiesa di San Sisto, sorta sulle rovine di un antico castello dell’Alto Medioevo, fu completamente ricostruita grazie alla tenacia degli abitanti: cosi’ come fu ricostruito il chiostro, adiacente alla chiesa, in bello stile romanico, e che un tempo ospitava il cimitero della Comunita’ monastica. A poca distanza dal paese si trova il lago artificiale di Villa Collemandina, creato da una diga eretta nel 1914.