Il monte Maiori (1560 m. s.l.m.) e’ una delle vette secondarie dell’Appennino tosco – emiliano: e’ raggiungibile dall’Abetone con un breve percorso accessibile a tutti. Fino alla sua base l’itinerario si snoda lungo l’ampia carrareccia che risulta essere il percorso piu’ frequentato dai turisti che soggiornano nella nota localita’: infatti la strada per Serrabassa della Verginetta e’ ampia e quasi pianeggiante e conduce ad una bella fonte. Inoltre si snoda all’ombra di abeti giganteschi ed e’ arricchita da panchine, quindi costituisce la meta ideale di chi voglia fare due passi nel bosco. Con questo itinerario mettiamo a diposizione di tutti la possibilita’ di arrivare su una piccola vetta, facendo poi un percorso ad anello per tornare alla zona della Fonte costruita dal Corpo Forestale dello Stato. Dalla zona della Serrabassa della Verginetta, situata alle pendici del monte Libro Aperto, si hanno ampie vedute sulla catena appenninica: inoltre qui si trova un piccolo Rifugio, la Casa di Lapo, sempre aperto nel periodo estivo, dove e’ possibile fare un buon pranzo od un ottimo spuntino. Direi che il percorso per il monte Maiori puo’ permettere a tante persone, che non si sentono in grado di raggiungere vette piu’ impegnative, di trascorrere una giornata nel fresco della magnifica foresta dell’Abetone.
Lasciamo l’auto nei pressi della sbarra che preclude il traffico alla carrozzabile diretta verso Serrabassa della Verginetta (quota 1400): da qui ci dirigiamo verso est lungo l’ampia carrareccia che risulta essere il percorso piu’ frequentato dai turisti che soggiornano all’Abetone. Infatti, e’ ampia e quasi pianeggiante e conduce ad una bella fonte: inoltre si snoda all’ombra di abeti giganteschi ed e’ arricchita da panchine, quindi costituisce la meta ideale di chi voglia fare due passi nel bosco. Arriviamo cosi’ alla zona dove si trova la fonte costruita dal Corpo Forestale dello Stato (quota 1453, 30 minuti dalla partenza): qui dobbiamo abbandonare la carrareccia che va a sinistra per seguire invece il sentiero 00 (opportunatamente segnalato) che si inoltra sui pendii del monte Maiori. Ora la vegetazione e’ molto fitta e il percorso si snoda nell’ombra piu’ assoluta: infatti i pini mughi e gli abeti piantati diversi anni fa sono cresciuti e misurano diversi metri. Ai tempi delle nostre prime escursioni in questa zona (circa venti anni fa) le piante non giungevano ad un metro di altezza. Giungiamo cosi’ sulla vetta del monte Maiori (quota 1560, 45 minuti dalla partenza): se non ci fosse il cartello di vetta ad indicarlo sarebbe difficile rendersene conto tanto e’ fitta la vegetazione.