In felice posizione panoramica, a dominare il lago di Bilancino e buona parte del Mugello, in Comune di Barberino, si trova l’antica Pieve di San Giovanni a Petroio. Ricordata in un documento del 1097, la pieve doveva sorgere lungo l’antica strada che collegava Bologna a Firenze. Fu patronato della famiglia de’ Medici, che erano originari proprio del Mugello: per un breve periodo passo’ sotto il patronato della famiglia Portinari, per poi tornare nuovamente sotto i Medici. Sulla facciata della chiesa tre stemmi attestano questa giurisdizione: in alto al centro si trova quello dei Medici, ai lati quello dei Portinari. L’edificio si presenta con facciata a capanna preceduta da loggiato: all’interno la chiesa conserva solo alcune parti della struttura medievale, segnatamente le colonne, realizzate in bozze in pietra, gli archi e parte della muratura sovrastante. Documentata ipoteticamente dal 1047 (dal Santoni) o dal 1049 (secondo altre fonti dal 1078, ma in maniera certamente attendibile solo dal 1097), la pieve di S. Giovanni a Petroio (da “praetorium”, nell’accezione di ‘casa signorile in campagna’) è originariamente di patronato del vescovo fiorentino, cui i ‘popolani’ di Petroio devono giurare fedeltà. L’edificio viene edificato da maestranze locali; i capitelli delle colonne recano elementi arcaici, desunti dal repertorio altomedievale. Fa capo alla pieve una vasta pievania con dodici chiese suffraganee. La chiesa è ubicata “sopra un poggio non molto distante dal Castello di Barberino verso la parte Meridionale” (Giuseppe Maria Brocchi). “Risiede sulla faccia orientale del poggio che resta a cavaliere della villa granducale di Cafaggiolo, situata nel suo levante, mentre il fiume Sieve gli scorre da piede dirimpetto a settentrione” (Emanuele Repetti). Sorge isolata entro un contesto agreste, non lontano dalla riva meridionale del lago di Bilancino. Sul lato destro sono i locali della canonica, in parte crollati, che si sviluppano intorno ad una corte in stato di abbandono. La torre campanaria è in posizione tergale. Sul lato sinistro della chiesa è la sede dell’ex Compagnia, a ridosso della quale è un piccolo cimitero, oggi dismesso. I rivestimenti esterni della chiesa sono ad intonaco tinteggiato in bianco. La pianta è a tre navate, la facciata è a capanna.