Chiazzano e’ un paese della pianura pistoiese, posizionato lungo la Via Vecchia Pratese: l’Acqualunga e il Bollacchione sono i due fossi che attraversano il suo territorio. Localita’ d’antica origine, la sua esistenza e’ documentata in due pergamene del 1039 e del 1040, dove il luogo e’ denominato Chatiano o Clatiano: un tempo era spesso sommersa dall’acqua e furono i monaci vallombrosani della Badia a Pacciana a bonificarla. In tempi moderni la sua ricchezza e’ nata intorno ai vivai, di cui e’ punteggiato tutto il territorio. Vi s’incontrano due chiese: la vecchia chiesa di Santa Maria e la nuova chiesa di Santa Maria. L’antica chiesa e’ posizionata lungo la strada che collega il paese a Badia a Pacciana: e’ stata chiesa parrocchiale fino al 1957, quando fu sostituita dalla nuova, eretta a fianco della Via Vecchia Pratese, in posizione piu’ centrale rispetto al borgo che si era sviluppato lungo questa strada che collega Pistoia a Prato. La vecchia chiesa di Santa Maria e’ citata per la prima volta nel 1046: nel 1728 fu elevata a prioria. La nuova chiesa fu costruita fra il 1954 ed il 1957 per volonta’ del parroco Don Antonio Tesi.
Nuova Chiesa di Santa Maria Assunta – La chiesa, ubicata alla periferia est della città di Pistoia, si inserisce all’interno dell’abitato della località formatosi nel secondo dopoguerra. La chiesa, pur di dimensioni notevoli rispetto all’abitato circostante, è caratterizzata da una ricercata semplicità che richiama la ruralità del contesto. L’impianto è a tre navate con un piccolo transetto dotato di cappelle. La navata centrale, coperta a capanna con capriate lignee lasciate a vista, è divisa dalle navate laterali, più basse e con copertura piana, da pilastri in cemento armato la cui superficie e’ trattata ad imitazione della pietra. La zona presbiteriale, delimitata da balaustra, è coperta con volta a crociera e conclusa da un’abside semicircolare. La fievole ma diffusa illuminazione naturale proveniente da monofore e oculi sopra le navate laterali e dall’oculo maggiore di facciata, richiama atmosfere paleocristiane. Le pareti esterne sono in muratura in pietrame a vista con ricorsi regolari alternati a doppi filari di mattoni e soltanto la facciata è intonacata. Quest’ultima presenta un pronao su due pilastri in cemento armato, mascherati da basamento e capitello, ad imitazione di colonne in pietra e due aperture oblunghe con arco a tutto sesto sulle pareti delle cappelle laterali all’ingresso.