I Calanchi di Montieri (o Roste di Boccheggiano) altro non sono che le guglie ed i pinnacoli creati nel corso del tempo dagli agenti atmosferici sulla terra estratta dalle miniere, anche il nome esatto di questi accumuli di terra non e’ calanchi ma Roste. Queste appaiono come dei curiosi scoglioni di color rosso ruggine, disseminate lungo un’area di qualche centinaio di metri poco piu’ in la’ dell’ingresso alla miniera di Campiano, dall’altro lato della strada statale. Le roste sono il frutto dell’accumulo di residui ferrosi conseguenti alla lavorazione dei minerali, che una volta estratti venivano selezionati all’interno di un edificio tuttora presente nell’area, anche se diroccato, e poi avviati alla lavorazione in un apposito forno. Qui, come altrove, nel tempo le tecniche si sono evolute ed i diversi livelli di colorazione degli strati sulle roste testimoniano proprio la diversa tipologia di residui prodotti nel tempo, divenuti piu’ fini dalla seconda meta’ dell’Ottocento. Per osservarli bene è necessario guadare il torrente Merse, cosa relativamente facile perché ci sono dei massi disposti ad hoc.