Fornovolasco

Il borgo di Fornovolasco, adagiato sul fondovalle ai piedi della Pania Secca, e’ famoso sia per la Grotta del Vento (poco distante) sia per la tragica alluvione che lo colpi’ nel giugno del 1996. E’ posto alla confluenza di due torrenti (i canali Battiferro e Santi) con la Turrite di Gallicano: grazie alla ricchezza delle sue acque era noto fin dall’antichita’ per l’estrazione e la lavorazione del ferro. La prima notizia riguardante l paese si trova in un documento del 1248, nel quale si fa riferimento alla concessione di un terreno da parte di un certo Lombardi di Forno Volastro. Nel 1308, in un contratto di vendita, si apprende che qui vi era un intensa attività di fusione dei materiali. Un’altra importante testimonianza di dette lavorazioni si ha nel 1383, ad opera di Giovanni Zampeta di Gallicano. Questi fabbricava palle di cannone e, per commissione della Repubblica di Lucca, costruì quattro bombarde in una fabbrica posta nel canale del Piastraio, con il ferro estratto dalle miniere di Forno Volasco. A inizio XVIII secolo la produzione e la lavorazione del ferro subiscono dei forti rallentamenti e nel 1883 l’attività degli opifici si ferma per sempre. Il nome Fornovolasco deriva dalle fornaci usate per la fusione del ferro e da un certo Volasco di Brescia, che, come vuole la tradizione, condusse qui i primi artigiani bresciani e bergamaschi, attratti dalla fama delle miniere. Per dare un’idea del valore e dell’importanza  di dette miniere è sufficiente affermare che nel 1788 il paese contava 448 abitanti. Con il passare del tempo e la chiusura delle miniere la popolazione è andata sempre più diminuendo tanto che oggi non si arriva a 50 abitanti. Nei fatti storici e amministrativi il paese segue le vicende di altri borghi del territorio. Entra a far parte della vicaria di Gallicano sotto la repubblica di Lucca, ma in seguito alle lusinghe degli Estensi, Fornovolasco e altri borghi si diedero in accomandigia proprio agli Estensi. Così il paese entrò a far parte della vicaria di Trassilico, istituita nel 1451.
Chiesa di San Francesco – Il paese di Fornovolasco ha origini antiche e risultava già molto attivo tra il XIII e il XIV secolo quindi, nonostante la chiesa attuale sia stata costruita nel 1545, è probabile che in paese ne esistesse una più antica, supposizione confermata da alcuni documenti che attestano l’unione della chiesa di Fornovolasco alla Pieve di Gallicano. Il piccolo edificio a pianta rettangolare edificato al centro del borgo, è divenuto Parrocchia autonoma nel 1610. Con la crescita demografica e, quindi, di importanza del paese, nei primi anni del 1700 l’edificio di culto viene restaurato e, nel 1708, dotato di una torre campanaria posizionata in prossimità del fronte principale della chiesa. La continua crescita del paese incoraggia gli abitanti a intraprendere una nuova campagna di lavori nell’ambito della quale l’edificio viene ampliato con la costruzione del coro. In memoria della disastrosa alluvione del 1996 che colpì il paese di Fornovolasco sono state di recente ridecorate le pareti interne della chiesa con raffigurazioni di passi biblici inerenti al tema dell’acqua.

Chiesa di San Tommaso a Calomini

Eremo di Calomini