L’antica chiesa di San Michele a Pulica si trova sul poggio che sovrasta Bigiano, nella zona situata a nord di Pistoia: e’ ricordata fin da 1057 tra i possedimenti del Monastero di San Mercuriale di Pistoia. Il toponimo pulica ha origine da pubblica perché sembra che l’edificio sacro sia stato costruito su una terra pubblica come posto di tappa lungo la Via Baiana, antica strada che da Pistoia saliva a Baggio e alla Badia a Taona. Alle fine del XVIII secolo la chiesa fu venduta a privati: dell’originale costruzione romanica si notano ancora l’interno ad aula unica con abside, la facciata a capanna e i resti dell’antica torre campanaria. Si intravedono ancora le caratteristiche tipologie dell’originaria chiesa romanica, quali l’impianto planimetrico ad aula unica con abside, il paramento murario esterno in conci di arenaria ed alberese disposti in ricorsi regolari, la facciata a capanna con portale centrale sormontato da architrave monolitico e lunetta ad arco rialzato. Nella parte tergale del lato sud sono visibili i resti dell’antica torre campanaria interrotta al livello di gronda del corpo principale. Sorta probabilmente lungo l’antica via Baiana, che da Pistoia saliva a Baggio e alla Badia a Taona, la chiesa di S. Michele a Pulica è ricordata per la prima volta in un documento del 1057 come dipendente dal Monastero di S. Mercuriale di Pistoia. Già nel XV secolo perse progressivamente importanza per la sua posizione isolata e nel secolo XVIII fu ridotta ad oratorio sotto la giurisdizione della chiesa di S. Alessio. Alla fine del Settecento fu venduta a privati, riducendo lo spazio consacrato alla sola area presbiteriale e al volgere del secolo successivo fu definitivamente chiusa al culto, trasformata ed utilizzata come annesso agricolo. Seppur conservato nelle sue strutture essenziali, l’edificio ha subito nei secoli rimaneggiamenti ed alterazioni: tra il secolo XVII ed il XVIII l’interno è stato coperto con volta a botte (di cui rimane la porzione in corrispondenza del presbiterio),mentre intorno alla metà dell’Ottocento l’abside è stata sopraelevata con muratura mista (perdendo l’originaria copertura conica) e l’interno è stato suddiviso con tramezzi e solai; nei muri perimetrali sono state praticate nuove aperture ed è stato parzialmente abbassato il piano di calpestio.