Nella localita’ Prati di San Geminiano, situata sul versante modenese dell’Appennino tosco – emiliano, a breve distanza dal Passo delle Radici, la’ dove ora si trova la Chiesina di San Geminiano, nel secolo XI sorgeva un ospizio per i viandanti che percorrevano la Via Bibulca. Oggi dell’antico ospitale non rimane piu’ niente, ma esiste invece il piccolo oratorio risalente al 1632, ricostruito dopo il terremoto del 1900 e restaurato in tempi recenti dal Gruppo Alpini di Piandelagotti.
Dal Passo delle Radici (quota 1527) ci incamminiamo lungo il sentiero Cai n. 00 che coincide con la Via Bibulca: camminiamo per circa 15 minuti fino a quando incontriamo un bivio ben segnalato (quota 1537, 15 minuti dalla partenza). Qui dobbiamo lasciare il sentiero 00, che passa sul fianco occidentale dell’Alpicella delle Radici, per seguire invece le indicazioni per San Geminiano. Camminiamo sull’ampia carrareccia fino ad arrivare ai prati dove si trova la Chiesina di San Geminiano (quota 1456, 1 h. e 15 dalla partenza), area dove nel secolo XI sorgeva un ospizio per i viandanti che percorrevano la Via Bibulca, ospizio citato per la prima volta nel 1105 in un atto di donazione della contessa Matilde di Canossa. Oggi dell’antico ospitale non rimane piu’ niente.