Fiano, il cui toponimo deriva da Fluianum, ossia Podere di Fluio, ricco possidente romano, è un borgo di medie proporzioni, ad un’altitudine e posizione geografica ideale per clima e vegetazione. Risulta infatti inserito in una bella e verdeggiante campagna dove la pianta predominante è l’olivo. E’ disposto lungo i fianchi del colle con buona esposizione al sole; il borgo segue l’andamento tipico del rilievo. Possiamo dire che il paese, nonostante la sua antica storia, non presenta particolari pregi architettonici nel tessuto urbanistico. Non possiede dunque costruzioni tipiche o portali lavorati, tanto da farlo apparire più come un villaggio di fondovalle. Le case per la maggior parte sono costruzioni recenti. Le sue origini sono tuttavia molto remote, tanto che il toponimo e’ ricordato gia’ in un documento dell’847, ma la zona era sicuramente abitata fin dall’epoca romana. Una chiesa a Fiano esisteva dal 983 ed era a ridosso di un castello. Sulle rovine di questa antica chiesa, che era situata in posizione panoramica alla sommita’ del paese, venne riedificata quella attuale, tra gli anni 1912 e il 1923. Dedicato a S. Pietro, l’edificio presenta una navata unica, con croce latina: il campanile e’ piu’ antico, con la parte inferiore d’origine medievale. In questa chiesa ha svolto la sua missione sacerdotale Don Aldo Mei, ferocemente trucidato dai nazisti nell’estate del 1944: fu fucilato sotto le mura di Lucca. La sua figura coraggiosa e la sua fede sono ancor oggi vivi nell’animo dei parrocchiani di Fiano.