Il Monte Giovo (1991 m. s.l.m.) e’ tra i piu’ alti di tutto l’Appennino tosco – emiliano: e’ noto perché con la sua possente mole domina il sottostante Lago Santo Modenese (frequenta meta d’escursionisti perché raggiungibile in automobile) con il quale forma un binomio inscindibile. Questo perché anche il lago stesso e’ creatura del monte: la morena frontale del piccolo ghiacciaio, gia’ esistente nel quaternario, ha creato uno sbarramento che e’ alimentato da un emissario che nasce ai 1650 di quota sul monte Giovo, in una zona chiamata Borra dei Porci.
Il percorso inizia dal Lago Santo (quota 1500). Il grande piazzale di parcheggio si trova in localita’ Pian de’ Remi, zona cosi’ chiamata perché proprio da qui transitava la strada sulla quale erano portati i tronchi tagliati all’Abetone e a Cutigliano che dovevano arrivare fino al mare tramite il corso del Serchio per divenire remi per le grandi navi. Dal lago seguiamo il sentiero CAI n. 523 che va in direzione est. Il sentiero ci conduce sulle rive del lago Baccio (quota 1554): oltrepassato il lago, quando il sentiero inizia a salire, notiamo sulla destra due canali separati da una formazione rocciosa: sono i canali noti come canali del triangolo del Lago Baccio, canale sinistro e canele destro. In questo percorso noi imbocchiamo il canale sinistra (per chi guarda): il canale ha una pendenza costante di 40/50 gradi. Dalla sella di uscita, detta La Serra (quota 1900), situata fra la Grotta Rosa e il Giovo, si prosegue per cresta verso ovest fino a raggiungere la vetta del monte Giovo (quota 1991, 3 h. dalla partenza).