Il Monte Alpe di Succiso e’ la piu’ alta vetta del massiccio (2017 m. s.l.m.) comprendente anche il Monte Alto e il Monte Casarola: si protende a nord dello spartiacque principale, su un crinale che separa i bacini dell’Enza e del Secchia, affluenti del Po. Si tratta della vetta piu’ occidentale tra i pochi “Duemila” della catena. Dalla sua cima si gode di un panorama estesissimo, che si estende in condizioni ottimali a tutto l’arco alpino, alla Corsica e all’Arcipelago Toscano, oltre al resto dell’Appennino.
Dal Passo del Cerreto (quota 1261) c’incamminiamo verso ovest lungo il sentiero che parte dietro il bar – ristorante Passo del Cerreto: il sentiero, ben segnalato, e’ il CAI n. 00. Quasi completamente pianeggiante, s’inoltra in un bosco di faggi punteggiato da piante di ginepro e mirtillo: tralasciando a sinistra il monte Ospedalaccio (m. 1361) in 30 minuti di cammino giungiamo al noto Passo dell’Ospedalaccio (quota 1271), famoso perché frequentato fin da tempi remoti. Infatti, questo storico valico appenninico era percorso gia’ in epoca preistorica: attualmente, proprio sul confine tra la Toscana e l’Emilia, si trova un reperto storico di grandissima importanza, un cippo del periodo napoleonico che segnava il confine tra impero francese (Toscana e Liguria) e Regno d’Italia (Repubblica Cisalpina). Tale reperto era stato abbattuto ed e’ rimasto nascosto per anni nel bosco: credo che vederlo susciti senza dubbio una particolare emozione (vi e’ incisa la dicitura Empire Francois IX). Lasciato l’antichissimo Passo dell’Ospedalaccio, seguiamo ancora il sentiero 00 che prosegue di fronte al cippo napoleonico insieme al sentiero n. 671 lungo le pendici sud – orientali del Monte Alto che con i suoi 1904
metri di altitudine domina la vallata. Dopo pochi minuti di cammino, (quota 1370) i due sentieri si dividono: lasciamo a sinistra lo 00 e seguiamo a destra il 671 che sale in direzione nord lungo una prateria di graminacee. Dopo 30 minuti di cammino dal Passo dell’Ospedalaccio (1 h. dal Passo del Cerreto) incontriamo una bella sorgente (quota 1400). Dopo circa 30 minuti di cammino dalla sorgente improvvisamente le piante si diradano e davanti ai nostri occhi si apre la bellissima vallata del Prataccio delle Sorgenti del Secchia (quota 1380, 2 h. dalla partenza), posizionata tra il monte Alto (1904 m.), l’Alpe di Succiso (2017 m.) e il monte Casarola (1979 m.). Raggiunte le Sorgenti del Secchia si va a destra lungo il sentiero 675 per salire faticosamente sul crinale in coincidenza della Sella del Casarola (quota 1963). Da qui si procede a destra seguendo il sentiero di cresta che conduce sulla vetta del Monte Casarola (quota 1978, 3 h. e 30 minuti dalla partenza). Si volge quindi a sinistra, seguendo il sentiero di cresta che conduce direttamente alla vetta del Monte Alpe di Succiso (quota 2017, 3 h. e 45 minuti dalla partenza).