L’Oratorio di Santa Maria in Savaiana si trova a San Momme’, nella parte alta del paese: e’ sorto nel luogo dove i Longobardi crearono il primo nucleo del paese intorno al VII secolo. Nel luogo dell’attuale oratorio, leggermente sopraelevato rispetto all’insediamento abitativo, un piccolo edificio consacrato fu dedicato a S. Mamma (o Mamete) di Cesarea, culto che lascia le sue tracce nel toponimo di Sammommè documentato fin dal secolo XI. L’oratorio è menzionato in una carta della Badia a Taona del 1026 e nel secolo XIV dipendeva dalla pieve di Saturnana. Intorno al secolo XV si assiste al fenomeno di un rilevante aumento della popolazione ed un conseguente stanziamento più a valle,. ove fu creata una nuova chiesa; tuttavia l’antico “sacello” non fu dimenticato. Esso anzi viene ricostruito e ampliato nel secolo XVII e sottoposto a migliorie nel corso del secolo seguente. L’oratorio si presenta all’esterno con facciata a capanna caratterizzata da un piccolo portico su due colonne (realizzato nel 1741) e parete rustica in pietra a vista. Sul fianco destro dell’edificio s’imposta la snella torre campanaria settecentesca con cella terminale a quattro fornici. L’interno è ad aula unica, coperta da volta a botte lunettata con sovrastante struttura portante capriate lignee. Navata e presbiterio sono suddivisi con una balaustra in pietra datata 1731; l’altare, addossato alla parete di fondo, presenta intarsi di marmo policromo ed è sovrastato da una tela raffigurante la Madonna col Bambino risalente alla fine del secolo XVII. Nel 1970 l’oratorio ha subito una generale opera di restauro, consistente nel consolidamento statico, nella revisione e nella sostituzione di pavimenti, intonaci e coperture che ha restituito un aspetto unitario, ma soprattutto lo ha reso nuovamente agibile così da riprendere la sua funzione originaria.