La Verginina e’ una localita’ situata nei pressi di Pieve a Celle, lungo la strada che da Pistoia conduce verso lo Zoo e le localita’ dell’Appennino. Qui, oltre l’Oratorio, che ha dato il nome alla zona, si trova anche un antico ponte che scavalca il torrente Vincio di Montagnana e che e’ stato costruito con ciottoli di fiume: si tratta di un ponte medioevale a tre arcate veramente suggestivo. Vista la grandiosita’ del manufatto si presume che esso si trovasse lungo la strada che collegava Celle con Groppoli e con la via che conduceva a Lucca.
Oratorio de La Vergine – Le prime notizie riguardanti l’oratorio della Vergine a Celle risalgono al 1596, data cui fa riferimento anche la lapide in facciata trascritta in occasione della visita pastorale del 1740. Tuttavia, nell’iscrizione commemorativa posta su uno dei due pilastri dell’antico ponte sul Vincio esiste un riferimento al piccolo oratorio riconducibile al 1456; in effetti la metà del secolo XV corrisponde al periodo in cui vennero ascritti tra i nobili gli Ippoliti, proprietari di questo oratorio che sorge nei pressi di quella che era la loro primitiva casa di campagna. Secondo la tradizione popolare questa cappella era originariamente un oratorio a servizio di una piccola comunità di suore francescane nell’edificio limitrofo, ridotto poi a casa colonica, ma non esistono fonti documentate a supporto di questa teoria, ed è molto più probabile che l’oratorio sia nato come cappella privata annessa alla villa Ippoliti. Nella versione attuale l’edificio è frutto di una ristrutturazione voluta da Giovan Battista e Onofrio Ippoliti, cavalieri di S. Stefano, che nel 1720 ampliarono e abbellirono con eleganti stucchi il piccolo tempio. Nell’interno l’aula, coperta con volta a botte ribassata e unghiata è impreziosita da un ordine architettonico in stucco in bianco che si stacca visivamente dal fondo crema delle pareti; l’altare addossato alla parete reca oggi una tavola realizzata negli anni Settanta del XX secolo dal Prof. Zetti, il quale restaurò anche la tela del secolo raffigurante la Vergine (oggi conservata nella cappella della Villa Il Merlo) e provvide al ripristino dell’interno.