Da Pistoia, procedendo in direzione di Montecatini e Lucca, appena superato Pontelungo e poco prima di giungere a Barile, sulla destra, s’incontra Villa Colonna. La villa trae il nome dal fatto che qui si trovava una colonna militare romana dalla quale aveva inizio il Palio dei Berberi, corsa di cavalli che terminava presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, documentata a partire dal 1284 e solita corrersi il 25 luglio, per la festa di San Jacopo. Era questo il Palio tradizionale di Pistoia, e non la Giostra dell’Orso, che e’ solo una rivisitazione di epoca moderna.
Cappella – La Cappella di Villa Colonna è dedicata a San Domenico, Abate di Sora, e al Beato Salvatore da Orta. Dalla lapide dedicatoria posta sulla facciata dell’oratorio, al di sopra del portale d’ingresso e datata 1667, rileviamo come la fondazione di questo sia dovuta al volere di Pistoletto Gatteschi, la cui famiglia fu la prima proprietaria della villa; tuttavia l’edificazione di tale cappella doveva risalire almeno ad un secolo prima poiché Pistoletto visse tra il 1551 e il 1582. L’ipotesi più plausibile è che la cappella sia sorta sulle rovine di un precedente oratorio, antecedente alla villa stessa, di servizio ai pellegrini di passaggio e limitrofa ad una stazione di sosta lungo l’antica via medioevale ricalcante il percorso della Cassia, che da Pistoia si dirigeva verso Lucca attraverso il passo di Serravalle. La testimonianza di questa stazione di sosta, oltre che dalla presenza della colonna miliare, è data dal ritrovamento nella villa di un forno monumentale che farebbe ipotizzare preesistenza di edifici a carattere rurale se non di un’osteria. La cappella fu ricostruita nel 1735, conservando però l’altare in pietra serena addossato alla parete absidale. Dopo i Gatteschi Villa e cappella furono proprietà dei Rospigliosi e, attraverso altri passaggi, pervennero nel 1897 al cavalier Alessandro Spiti (ai cui eredi appartiene tuttora), che provvide a restaurare l’oratorio.