La Valle degli Alberghi e’ un luogo solitario e selvaggio: qui il paesaggio apuano si presenta con uno spettacolo irripetibile, con il contorno di alcune tra le cime piu’ belle, come il Contrario e il Cavallo. Unica presenza umana, oltre ai residui di cava, e’ la Casa degli Alberghi, quota 973, un grosso edificio che dava ricovero ai cavatori ed e’ situato alle pendici del Monte Contrario. L’itinerario ha inizio da Biforco, localita’ situata tre km. sopra Forno e che trae il suo nome dal fatto che qui nasce il Canal Secco dalla confluenza di due canali, il Canal Fondone e il Canal Cerignano.
NB ATTENZIONE
Il CAI di Massa ci informa che il sentiero 168 Biforco – Foce Rasori è chiuso dal 30 giugno 2020 perché sulla ferrata si trova un cavo rotto.
L’itinerario ha inizio da Biforco (quota 376), localita’ in cui arriviamo 3 km dopo Forno per la strada marmifera: Biforco prende questo nome dal fatto che qui nasce il Canal Secco dalla confluenza di due canali, il Canal Fondone e il Canal Cerignano. Lasciata l’auto ci inoltriamo a sinistra per il Canal Fondone lungo il sentiero CAI n. 168: dopo poco, sulla destra, si trova la voragine della Cava Romana e ancora piu’ avanti, sempre sulla destra ha inizio la lizza che porta alla valle degli Alberghi che noi imbocchiamo decisamente lungo il sentiero Cai n.167: bivio sentieri 167 – 168 (quota 471). La lizza e’ ben conservata e vi si notano ancora i fori da piro e i piri dove venivano avvolti i cavi che tenevano le lizze durante la loro discesa: ai fianchi della montagna sono evidenti i solchi lasciati dallo strusciare dei cavi nelle zone dove la lizza tende a curvare. Proprio dove la lizza tende a curvare, siamo a quota 800, 1 h. e 10 minuti dalla partenza, sotto lo sperone roccioso chiamato Zucco. Passata questa curva, la lizza tende a salire con meno pendenza e poco dopo la valle si allarga e ci appare in tutta la sua bellezza. La valle degli Alberghi e’, infatti, un luogo solitario e selvaggio e qui il paesaggio apuano si presenta con uno spettacolo irripetibile. Nel 1860 alcuni imprenditori vi aprirono alcune cave che sono abbandonate da moltissimi anni perché esistevano notevoli difficoltà nel portare il marmo a valle: inoltre gli Alberghi sono circondati da alte montagne e alti valichi e questo ha fatto si che questa restasse una zona quasi incontaminata. Proseguendo il cammino arriviamo ad un bivio (quota 870, 1 h. e 30 minuti dalla partenza): tralasciamo per ora il sentiero 167, diretto a Case Carpano, e andiamo verso il grande caseggiato che un tempo serviva da ricovero ai cavatori e che e’ chiamato Casa degli Alberghi (quota 973, 1 h. e 50 minuti dalla partenza). Proprio questa costruzione ha dato il nome a tutta la valle: infatti l’unica presenza umana, oltre ai residui di cava, e’ la Casa degli Alberghi, grosso edificio che dava ricovero ai cavatori ed e’ situato alle pendici del Monte Contrario (1789 m. s.l.m.). La costruzione va visitata perché costituisce un interessante documento di archeologia del marmo: ora serve da ricovero agli ultimi pastori di Forno. Proseguendo per un breve tratto s’incontra una vecchia cava dove e’ ancora un piro di marmo, ricordo di quando i piri erano fatti di questo materiale. Subito sotto la cava si trova, proprio dentro il canale degli Alberghi, una fonte perenne.
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