Un tempo la strada che collegava Pistoia alla zona montana situata a ovest, e che transitava lungo la valle del Vincio di Montagnana, era dominata dalla mole del Castello dei Cellesi, costruito in epoca medioevale. Con il trascorrere dei secoli il castello (probabilmente collocato in sommità al colle e riconducibile all’attuale toponimo di “Cellaccio” venne sempre piu’ abbandonato, fino a ridursi in pessime condizioni. Fu cosi’ che nel 1680 la famiglia Cellesi lo mise all’asta: il bene era così descritto”...podere con case da contadino e da lavoratore, con la chiesa e tutte le sue ragioni e pertinenze…”. Lo acquisto’ il cavalier Francesco di Cesare Marchetti, che dette avvio alla trasformazione del castello in Villa Marchetti, cosi’ come la vediamo oggi.
Cappella – La Cappella di Villa Marchetti è costituita da un piccolo vano coperto a capanna con capriata lignea: è stata interamente affrescata, probabilmente in epoca settecentesca, con un elegante ordine architettonico prospettico che incornicia le grandi figure di San Bartolomeo e San Jacopo (che si fronteggiano sulle pareti laterali) affiancate dai quattro evangelisti, nonché l’altare in pietra serena addossato alla parete di fondo e oramai privo dell’originaria tela. Anche l’intradosso della copertura con mezzane in cotto è decorato con motivi geometrici bicromi. La facciata, rivolta a sud verso la valle sottostante, è caratterizzata dalle semplici aperure inquadrate da mostre in pietra serena, portale affiancato da due finestre e sovrastato da occhio.