La Chiesa di Sant’Alessio in Bigiano sorse come romitorio sull’antica strada che da Burgianico, attraverso il Monastero di Fontana Taona, raggiungeva Bologna. Dell’edificio costruito nel XIII secolo non rimane traccia, in quanto fu radicalmente trasformato alla fine del Settecento. Per il suo arredo il vescovo Scipione de’ Ricci dono’ vari manufatti provenienti dalla chiesa in rovina dei Vallombrosani di S. Michele in Forcole, tra cui il fonte battesimale, la balaustra e l’altar maggiore. La chiesa presenta un impianto planimetrico a navata unica rettangolare coperta da volte a botte, nella prima e terza campata, e da volta a crociera nella campata centrale. Il presbiterio, rialzato rispetto all’aula da un gradino e separato da questa da una balaustra in pietra, è coperto da cupola affrescata. Le pareti laterali sono scandite da lesene che sorreggono un’ampia cornice modanata aggettante su cui si impostano le volte di copertura. Sulle pareti sono addossati due altari minori che si fronteggiano nella campata centrale, e vicino all’ingresso si trovano due nicchie ospitanti una il fonte battesimale e l’altra una statua. Esternamente, la semplice facciata a capanna intonacata, è preceduta da un portico a tre arcate sorrette da massicce colonne a sezione quadrata.