Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ponte di Serravalle

La Chiesa del Sacro Cuore di Gesu’ a Ponte di Serravalle e’ stata costruita a partire dal 1938, su progetto dell’architetto Franci, ed aperta al culto nel 1943. Costituisce un esempio di architettura in stile neogotico ed e’ rivestita da un paramento murario di pietra arenaria. L’edificio costituisce un tardivo esempio di architettura eclettica in stile neogotico. E’ completamente rivestito da un paramento murario di pietra arenaria. La facciata presenta conci di pietra bugnata a filaretto, con le bozze d’angolo e il basamento in pietra squadrata a lavorazione liscia. Una serie di archetti pensili fa da cornice ad una porzione leggermente arretrata; al centro è un rosone in finta pietra, sotto cui si apre il portale d’ingresso sormontato da una doppia lunetta cuspidata, dove è inserito un mosaico raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. Il motivo dell’arco a sesto acuto del portale si ritrova nei portici laterali, al di sopra dei quali sono ubicati a sinistra un oculo con infisso ligneo e a destra un rosone di dimensioni ridotte rispetto a quello centrale. I restanti prospetti presentano un paramento di pietra arenaria ad opus incertum. Tutte le cornici di sottogronda sono realizzate con intonaco tinteggiato che simula modanature di pietra serena. La distribuzione planimetrica interna non corrisponde all’impostazione della facciata, tipica di una chiesa a tre navate; infatti dai portici laterali non si accede alle navate secondarie, ma alla Canonica ed alla Compagnia. La Chiesa si compone di un’unica navata a pianta rettangolare, che con l’abside e le due cappelle laterali forma una croce latina, orientata secondo la direzione sud-nord. La zona presbiteriale è rialzata di due gradini rispetto all’aula, dalla quale è separata da una balaustra di marmo. Sia l’abside che le cappelle hanno pianta poligonale e sono distinte dalla navata da arconi a sesto acuto caratterizzati da una cornice intonacata di colore grigio, a simulare la pietra serena. L’illuminazione naturale, oltre che dal rosone di facciata, proviene dalle monofore che si aprono sulle pareti laterali, sulle cappelle e sull’abside: tutte presentano vetrate dipinte con scene religiose e sono arricchite da una cornice di colore grigio.