Alle pendici dei Monti Pisani, al centro della Val Graziosa, si trova Calci: l’origine del nome deriva dal latino calx, calcis ovvero calce, molto presente e disponibile nelle cave di pietra che si potevano trovare nella zona. In base alle documentazioni di epoca romana, lucus calci e’ la primitiva definizione del nucleo abitato: il borgo antico sorse al centro della conca formata dalla dolce vallata, caratterizzata dalla presenza di casolari, corti, romitori, conventi, chiese negli oliveti e selve di castagni. In seguito Calci sara’ un paese di molini ed opifici, sviluppatisi lungo il corso di due torrenti: oggi la cittadina e’ famosa per l’olivicoltura. La Pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao e’ stata costruita fra il 1088 e il 1111, anno in cui vi fu deposto il corpo del Santo Patrono Ermolao Martire: e’ in stile romanico con influssi pisani. Il tozzo campanile, in fondo all’edificio e da esso separato, non e’ mai stato ultimato. Sulla facciata si nota, murata nel cotto, una testa marmorea rappresentante Giove Ammone: si tratta di un antichissimo reperto archeologico, probabilmente proveniente da un tempio dedicato a Giove, eretto sulla Verruca.