Monte Giovo (dal Lago Santo)

Il monte Giovo (1991 m. s.l.m.) e’ tra i piu’ alti di tutto l’Appennino tosco – emiliano: e’ noto perché con la sua possente mole domina il sottostante Lago Santo Modenese (frequentatissima meta d’escursionisti perché raggiungibile in automobile) con il quale forma un binomio inscindibile. Questo perché anche il lago stesso e’ creatura del monte: la morena frontale del piccolo ghiacciaio, gia’ esistente nel quaternario, ha creato uno sbarramento che e’ alimentato da un emissario che nasce ai 1650 di quota sul monte Giovo, in una zona chiamata Borra dei Porci. Nel Giovo il paesaggio geomorfologico e’ dominato da estesi affioramenti di natura arenacea (macigni), interrotti da rocce marnali e argillose: questi strati hanno avuto origine fra i trenta e i diciassette milioni d’anni fa dalla sedimentazione di materiali sabbiosi depositatisi sui fondali marini.

L’itinerario che ora andiamo a descrivere e’ solo uno dei quattro che, partendo dal parcheggio che si trova sotto il Lago Santo, raggiungono la vetta del Giovo: dunque, lasciata l’auto nel vasto parcheggio detto Pian de’ Remi (quota 1450), ci dirigiamo verso il lago Santo (quota 1501) tramite la larga strada carrareccia di servizio per i ristoranti e i rifugi che sorgono sulle sue rive. La strada arriva nei pressi del Rifugio Vittoria dove si trova una bella fontana costruita dal Corpo Forestale dello Stato: facciamo rifornimento e andiamo a destra lungo il sentiero CAI n. 529 costeggiando la sponda orientale del lago e passando vicino al Rifugio Marchetti e poi al Rifugio Monte Giovo. Arriviamo sulla punta settentrionale del lago in una zona chiamata “La Spiaggia”: da qui si va sul largo tratturo nel bosco di faggio fino a raggiungere un crinale secondario sul quale si immette il sentiero CAI n. 531 che proviene dalla localita’ Ca’ di Gallo, nella Valle delle Tagliole. Il sentiero attraversa una radura passando accanto ad un bosco di faggi e perviene all’importante Passo della Boccaia (quota 1587,) notevole crocevia di sentieri e punto strategico di tutto l’Appennino modenese: sono trascorsi 30 minuti da quando siamo partiti dal parcheggio sotto il Lago Santo. Dal Passo della Boccaia andiamo a sinistra seguendo il sentiero CAI n. 527 che si inerpica con forte pendenza fino a traversare un boschetto di faggi: usciti dal bosco si prosegue lungo il ripido e sassoso sentiero per giungere in una zona piu’ aperta con la veduta del lago alla sinistra e l’ampia conca glaciale della Valle delle Fontanacce a destra. Camminando sul paleo e le piante di mirtilli si guadagna la spalla del monte: proseguiamo la salita su fondo duro a scalette fra massi e prestando attenzione ai segni del sentiero CAI n. 527, perveniamo alla base dell’antecima nord del Giovo sotto il quale e’ ubicata una pozza che e’ asciutta soltanto alla fine dell’estate. Con un’ultima salita, costeggiando una valletta, perveniamo alla croce del monte Giovo (2 h. e 30 minuti dalla partenza) che pero’, attenzione, non e’ il punto piu’ alto del monte, anche se ne e’ il punto piu’ frequentato: il punto piu’ alto del Giovo (m. 1991) dista solo qualche decina di metri in direzione sud – est ed e’ contrassegnato da un cumulo di sassi.

Passo della Boccaia
Franco e Giovanni