Il monte Nona (1279 m. s.l.m.) si trova nelle Apuane Meridionali e si presenta con due versanti completamente diversi: pendii erbosi sul lato orientale, che guarda la Garfagnana, mentre sul versante marittimo precipita con alti dirupi. La sua parete nord e’ stata vinta solo negli anni sessanta del 1900 e domina il vicino Procinto, da cui e’ separata solo da poche decine di metri tramite il cosi’ detto Intaglio del Procinto. Il punto di partenza di quest’itinerario e’ la localita’ Alto Matanna, una zona splendida, ricca di prati e di boschi, dove pascolano alla stato brado mucche e cavalli: siamo sui mille metri di quota e sono presenti piante di carpino e d’ontano, oltre a piante di castagno e di faggio.
La zona da dove ha inizio l’itinerario, quella dell’Alto Matanna (quota 1034), e’ veramente splendida: ampi prati, boschi, rocce, un caratteristico laghetto (il Bozzone), animali (mucche e cavalli) allo stato brado; sembra di essere sulle Alpi e ben lo sanno le centinaia di persone che nelle domeniche primaverili ed estive affollano questi luoghi. Parcheggiata la macchina nell’ampio piazzale prendiamo il sentiero CAI n. 5 che in poco tempo ci conduce al Callare del Matanna (quota 1139, 20 minuti dalla partenza) situato fra il Matanna e il Nona, in stupenda posizione panoramica: il mare ci appare in lontananza e sulla destra scorgiamo, il Procinto (m. 1177), un meraviglioso torrione cilindrico che si innalza un po’ discosto dal crinale principale e separato da questo da un intaglio: l’intaglio del Procinto. Dopo avere ammirato il panorama prendiamo a destra il sentiero segnalato con vernice azzurra che segue la cresta sud e che ci porta (prestando un po’ di attenzione) sulla vetta del monte Nona (quota 1279, 1 h. da quando abbiamo lasciata l’auto).