Il monte Piglione e’ uno dei piu’ meridionali della catena apuana ed e’ contraddistinto da un lungo crinale, sul quale si elevano tre quote: quota 1184, situata a est e contraddistinta da una croce, quota 1189, situata in posizione centrale, e quota 1231, la piu’ alta, situata a nord. La distanza fra la prima quota e l’ultima e’ di ben 1150 metri. Questa montagna si distingue bene fra le cime apuane perché completamente coperta da un verde manto erboso, che, da primavera fino a inizio estate, si colora di una varieta’ infinita’ di fiori, che sono una gioia per gli occhi: tra le specie piu’ belle ricordiamo le orchidee e i gigli di San Giovanni. La base di partenza per raggiungere questa montagna e’ costituito dal minuscolo borgo di Groppa, 874 m. s.l.m. , posto in comune di Pescaglia.
A Groppa (quota 874) parcheggiamo l’auto e riempiano la borraccia alla fresca fonte che si trova sul lato nord dello spiazzo. Per arrivare a Groppa, provenendo da Pescaglia, incontrata la chiesina della Madonna della Solca o del Sasso (ove è un antico affresco oggetto di venerazione), si rimontata la testata della valle del Rio Pescagliora con un lungo tornante fino a pervenire a quota 743 m. a Foce di Sella, dove è posto un caratteristico crocifisso in legno. La strada scavalca il valico e scende nella conca di Pascoso, ma qui è necessario prestare molta attenzione perché, non appena iniziamo a scendere, sulla sinistra si diparte una stretta strada asfaltata che conduce a Groppa; ripeto questa strada è posta sulla sinistra non appena inizia la discesa. La percorriamo per circa 3 km. fino a che non termina in piccolo spiazzo dove si trova anche una fresca fontana: qui parcheggiamo l’auto. Da Groppa andiamo verso ovest seguendo il sentiero 103, che conduce alla Foce del Termine, che e’ ben segnalato e procede su strada asfaltata. Dopo pochi minuti di cammino lasciamo la strada asfaltata e procediamo lungo la sterrata che ha inizio proprio nei pressi di un pilone dell’Enel (quota 880). La strada si restringe e procede erta in un bosco di lecci e castagni. Dopo circa 20 minuti dalla partenza bisogna prestare molta attenzione perche’ qui si trova il punto nevralgico di tutto l’itinerario: infatti, appena il 103 svolta a destra, noi andiamo a sinistra. La localita’ e’ riconoscibile proprio perche’ quando il 103 curva si trova il segnale di sentiero su una pianta di castagno in alto alla nostra destra: circa 10 metri prima si trova inizia il sentiero per il Piglione. Quando abbandoniamo il sentiero 103 (quota 950, 20 minuti dalla partenza) andiamo su uno stretto sentiero che sale sul fianco est del monte Tondo: dopo pochi minuti incrociamo un altro sentiero (quota 970, 25 minuti dalla partenza) proveniente da sinistra: lo ignoriamo e seguiamo il nostro che sale a destra sul fianco di questo monte. Passiamo di fianco alla presa dell’acquedotto (quota 990, 30 minuti dalla partenza) e giungiamo cosi’ sul fianco est del Piglione: proprio nei pressi di una pianta secca di ginepro dalla nostra sinistra giunge un sentiero (quota 1010, 35 minuti dalla partenza) che e’ piu’ evidente del nostro: lo seguiamo e andiamo a destra verso la vetta della montagna. Questo sentiero sale diagonalmente per il versante est, gira e prosegue sul versante mare fino a pervenire alla croce che contraddistingue la piu’ meridionale delle tre quote del Piglione: e’ la quota 1184 (1 h. e 10 minuti dalla partenza). Da questa quota ci dirigiamo sul crinale (lungo 1150 metri) per raggiungere le altre due cime poste rispettivamente a quota 1189 (1 h. e 25 minuti dalla partenza) e a quota 1231 (1 h. e 35 minuti dalla partenza).