Situato tra il Passo del Giovarello (1663 m. s.l.m.) ed il Passo delle Forbici (1574 m. s.l.m.) il monte Giovarello svetta aguzzo con i suoi 1760 m. s.l.m. sul crinale dell’Appennino tosco – emiliano: e’ una montagna molto panoramica e non e’ difficile da raggiungere, per cui si presta bene a escursioni non eccessivamente impegnative. La partenza di questo itinerario avviene dal Passo delle Forbici, presso il quale transita l’antica Via delle Forbici. Questa strada, nell’Alto Medioevo, e forse in epoca ancor piu’ remota, collegava l’Alta Garfagnana all’estremo versante appenninico della montagna reggiana, caratterizzato dal bacino della valle del Dolo. Si staccava dalla Via Imperiale in prossimita’ della Maesta’ di Campori, in Garfagnana, traversava il Rio Castiglione, seguiva per Castiglione di Garfagnana e, passando presso l’Ospizio di Santa Maria della Buita, detto anche di Santa Maria dell’Alpe, si portava al Passo delle Forbici. Valicato l’Appennino, scendeva verso l’Ospizio di San Leonardo del Dolo.
Lasciata l’auto al Passo delle Forbici (quota 1574) ci incamminiamo verso nord lungo la sterrata che conduce ai Prati di San Geminiano e che in questa zona coincide proprio con il sentiero 00 di crinale: in 30 minuti di cammino giungiamo al Passo del Giovarello (quota 1663), posto fra il Monte Giovarello e il Monte La Nuda. Si tratta di un valico storico attraverso il quale transita un’antica strada: a questo punto dobbiamo lasciare lo 00 che si inerpica lungo le pendici della Nuda e la strada stessa per andare a sinistra lungo il pendio del Giovarello seguendo le tracce di sentiero che si incontrano. Il percorso non è segnato ma è impossibile sbagliare: in altri 30 minuti di cammino giungiamo sulla vetta del monte Giovarello (quota 1760, 1 h. dalla partenza) che svetta lungo il crinale dell’Appennino.