Oneta

Chiesa di Sant’Ilario

Il primo documento, che attesti l’esistenza d’Oneta risale al 979, quando Jacopo il pievano di Decimo allivello’ la pieve e tutti i suoi beni ( fra questi risulta anche Oneta) a un certo Roffridi. La chiesa del paese, dedicata a S. Ilario, ha avuto nel tempo diversi rimaneggiamenti; nell’interno si conserva una statua lignea di S. Cristina, un pregevole crocifisso in legno ed un calice dorato con piede esagonale. Nel centro del paese sorge un antico lavatoio coperto e due caratteristici oratori recentemente restaurati. Lungo il rio d’Oneta sono ancora visibili gli antichi mulini ad acqua ed il frantoio.
Chiesa di Sant’Ilario – La chiesa di Oneta ha origini antiche, è stata infatti costruita prima dell’anno mille come testimonia un documento di allivellamento da parte del pievano Jacopo di S. Maria di Diecimo a tal Roffridi, della sua pieve con tutte le chiese sottoposte fra cui Oneta. Negli estimi della diocesi di Lucca degli anni 1260 e 1387 la chiesa viene inserita sotto l’egemonia del piviere di Mozzano con la dedica a San Ilario. Non è stato possibile reperire notizie storiche approfondite riguardo gli interventi subiti dall’edificio fino alla seconda metà del 1800 quando, secondo documenti di contabilità, sono stati realizzati la cupola e i bracci del transetto. Dalla lettura della tessitura muraria è però chiaro che la chiesa ha subito rimaneggiamenti più ingenti nel corso del tempo, sicuramente ad un certo punto è stata sopraelevata; il profilo antico è tutt’ora evidente sia in facciata che sulle pareti laterali. Nell’ambito dello stesso intervento sono probabilmente state tamponate la finestra in facciata, la monofora e la porta di ingresso sulla parete laterale sud. Le decorazioni interne, in particolare quelle delle volte, sono di buona qualità e realizzate, probabilmente, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Nell’arco del 1900 la chiesa è oggetto di interventi di restauro di lieve entità quali nel 1925 la riparazione dei danni arrecati dal terremoto di cinque anni prima, nel 1931 il rifacimento della pavimentazione interna e nel 1985 la revisione e integrazione del manto di copertura e la sostituzione delle porte di ingresso con nuove in legno massello.
Oratorio di Santa Cristina – Immerso e nascosto in una folta vegetazione tra i capanni di caccia nei pressi del borgo di Oneta vi è un antico oratorio dedicato a Santa Cristina risalente al secolo X. La conformazione tipica delle chiese romaniche è confermata anche dagli archetti pensili su mensole decorate dispose lungo la gronda dell’abside semicircolare. Con ogni probabilità l’edificio appartiene a quel gruppo di oratori che, una volta chiese principali di fiorenti comunità di montagna, sono cadute in disuso in seguito alla migrazione degli abitanti verso valle. La piccola chiesa a pianta rettangolare con abside semicircolare, viene quindi utilizzata come romitorio fino agli inizi del 1900 e successivamente adattata alla funzione di oratorio. Nello specifico alla facciata viene addossato un vestibolo su due livelli che doveva ospitare in basso la cucina, in alto la camera da letto del romitorio; la data certa di tale intervento non è nota. Altro intervento di rimaneggiamento della struttura originaria da datarsi XVIII secolo è il tamponamento dell’abside semicircolare con una parete trasformando la pianta dell’aula in rettangolare e ricavando una sacrestia a pianta semicircolare. La motivazione di tale intervento con ogni probabilità è la necessità di dover inserire nell’edificio l’attuale altare, datato XVIII secolo, contenente un’immagine raffigurante Santa Cristina. Pur essendo utilizzato pochi giorni l’anno la popolazione di Oneta è molto legata all’oratorio che viene manutenuto regolarmente; l’ultimo intervento eseguito è la revisione ed integrazione del manto di copertura nel 2013.

Veduta panoramica