Monteroni d’Arbia

Antico Mulino

Monteroni d’Arbia fino alla meta’ del ‘200 era un modesto villaggio del contado di Siena: il suo sviluppo fu legato all’espansione patrimoniale dello Spedale di Santa Maria della Scala, che acquisto’ terre intorno a Monteroni all’inizio del XIII secolo. L’edificio di maggior rilievo e’ un Mulino fortificato, costruito fra il 1322 e il 1324 dallo Spedale di Santa Maria della Scala per servire alla grande fattoria fortificata poco distante, la Grancia di Cuna. Recentemente restaurato e recuperato, il mulino si presenta come un’imponente struttura a torrione fatta di mattoni, con, alla base sul lato est, un gioco di archi per l’uscita del l’acqua proveniente dalla gora posteriore. In paese si trova la Vecchia Pieve dei SS. Giusto e Donato, oggi sostituita da una costruzione degli anni Settanta del XX secolo, che rivela la sua antica origine nella romanica facciata a capanna; trasformata in sala per conferenze, all’interno non serba tracce della precedente destinazione. Sono state spostate nella nuova chiesa una “Madonna col Bambino”, oggetto di grande devozione da parte dei fedeli, inserita in un’elegante cornice neogotica a forma di tempietto, opera di Dionisio Burbarini, pittore senese attivo tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento; il “Martirio di Santa Caterina d’Alessandria”, opera coeva della precedente; e un “Crocifisso” d’alta qualita’ artistica, collegato all’elegante tradizione plastica senese del Quattrocento.Monteroni si trova proprio sull’antico percorso della Via Francigena: lungo il tratto toscano meridionale di questa importante strada medioevale erano situati luoghi di ristoro e di sosta (hospitia) ed anche di accoglienza a fini ospedalieri (hospitales): gli alberghi erano concentrati soprattutto a Monteroni d’Arbia e presso la vicina Lucignano, gli ospedali erano distribuiti un po’ dovunque.

Antico Mulino 2 Bottaccio 1
Gora

Bottaccio 2