Il paese de Le Balze, situato a ridosso del monte Fumaiolo, é un luogo di villeggiatura a 1090 m. s.l.m., in un ambiente di grande valore naturalistico, vicino alle Sorgenti del Tevere. Deve il nome alle alte rupi rocciose che lo sovrastano, e l’origine ad un fatto miracoloso: narra la tradizione che il 17 luglio del 1497 la Madonna apparve a due pastorelle e l’una cieca, riacquisto’ la vista, l’altra muta la parola. Da allora ai piedi della scogliera, intorno al masso ove avvenne il prodigio, fu costruito un piccolo oratorio e cominciarono a nascere le prime abitazioni, e poco a poco vi confluirono gli abitanti dai piccoli e scomodi castelli circostanti. La buona ricettivita’ alberghiera e la natura circostante ne fanno luogo ideale per vacanze estive e invernali. Nei pressi del paese, a circa 1 h. di cammino, si trova il suggestivo Eremo di S. Alberico.
Dal Passo di Viamaggio (quota 983) proprio di fronte all’albergo che si trova sul valico s’imbocca la Strada Provinciale n. 50 che porta a Valdazze e a Pieve Santo Stefano: ricordiamo che dobbiamo sempre seguire i segnavia bianco – rossi del sentiero CAI n. 00. Si segue l’asfalto per circa tre chilometri, si supera il Passo di Frassineto (quota 927), girando a sinistra e dopo pochi metri si prende, sulla destra, una strada campestre in direzione di Valdazze. Camminando in mezzo ad un bosco di querce si giunge in un prato e, tenendosi sul bordo sinistro di questo prato, ci s’inoltra in un boschetto misto, superato il quale si trova una vasta radura erbosa che s’attraversa seguendo il viottolo che la percorre fino a giungere ad una recinzione che delimita un acquitrino. Da qui e’ ben visibile il tracciato da seguire che, entra in un boschetto di ceduo di faggio e successivamente attraversa una pineta, sbucando presso un grosso faggio e subito dopo in un prato che si costeggia sulla destra fino a giungere sulla sommita’ del Poggio dell’Aquila(quota 1037) su cui e’ stata collocata una palina sul punto trigonometrico dell’I.G.M.. Si prosegue incontrando un laghetto artificiale e poco sopra si trova la strada bianca che attraversa l’abitato delle Valdazze (quota 953). Superato l’abitato, passando dietro la chiesina ed il ristorante, si prosegue per carrareccia fino ad uno spiazzo erboso da cui si sale, seguendo una recinzione in filo spinato, fino al monte della Zucca (quota 1263). Da qui si segue il crinale molto evidente e dopo avere incontrato, sulla sinistra in corrispondenza di una insellatura, (quota 1102) il sentiero CAI n. 12A per Ville di Roti, si prosegue fino al confine con la provincia di Forli’ – Cesena ove, a quota 1163, e’ collocata un’altra palina dell’I.G.M.. Da qui in avanti si segue il confine di provincia (ricordiamo che siamo sempre sul sentiero CAI n. 00), scendendo fino ad incontrare un evidente calanco di argilla ed oltre fino ad una insellatura prativa, in questo tratto occorre fare attenzione a non abbandonare il tracciato di una pista da smacchio, onde evitare, seguendo la dorsale dei calanchi, di sbagliare direzione. Dall’insellatura si risale seguendo sempre il crinale fra interessanti calanchi e si giunge ad una siepe che va seguita sulla destra fino a due querce dove trovasi una doppia scaletta per superare la recinzione. Piu’ avanti s’incontra la Strada Provinciale 53 che conduce alle Balze proprio in corrispondenza del cartello che segna il confine di provincia (quota 975). Si segue l’asfalto in direzione delle Balze per alcuni metri, poi si piega a destra per un cancello e s’attraversa un prato in direzione di una grossa quercia, proseguendo verso il crinale segnato da tabelle. Seguendo le tabelle si superano con doppie scalette varie recinzioni fino ad incontrare sulla sinistra una pista da smacchio che ritorna alla Strada Provinciale 53 asfaltata. Si segue per circa 100 metri l’asfalto fino ad una vecchia strada con cancello che devia sulla destra e che conduce ad un casolare denominato Ca’ Baticci (quota 999, punto 7 della cartina)) e, costeggiando alcuni capannoni, s’arriva all’abitato de Le Balze (quota 1096, 5 h. e 30 minuti dalla partenza).