A breve distanza da Arezzo, in direzione sud – est, si trova l’antica Pieve di Sant’Eugenia al Bagnoro, la cui costruzione originaria risale al VII secolo. Posizionato nei pressi del torrente Vingone, il sacro edificio ha subito nel tempo diverse alluvioni, tra cui quella disastrosa del 1906, e un forte terremoto nel 1919. Sorge nei pressi di antiche terme etrusco – romane (Bagnoro deriva dal latino balneum aureum = bagno aureo): nel XVI secolo era sommersa di ghiaia e detriti tanto che si rese necessario ridurla da tre a una navata, rimpicciolendola su tutti i lati e in altezza. Oggi la vecchia chiesa, grazie a sapienti restauri effettuati fra il 1968 e il 1981, e’ tornata a mostrarsi in tutto il suo splendore, evidenziando anche testimonianze del suo glorioso passato, come pilastri, un grande recipiente etrusco in travertino, che per secoli costitui’ il cippo dell’altare maggiore, e, sulla destra della facciata, la fondazione del battistero paleocristiano o altomedievale, di forma rotonda.