Da Pistoia, dirigendosi a nord verso l’Appennino tosco – emiliano, la prima localita’ che s’incontra e’ Candeglia, oggi inglobata nell’immediata periferia cittadina: si tratta di un antico nucleo abitato, un tempo noto come Candecla, situato alla confluenza di due rami del torrente Bure, la Bure di Baggio e la Bure di Santomoro. In quest’area sorgeva una cappella privata che, passata di proprieta’ ai vescovi pistoiesi, assunse a chiesa parrocchiale: si tratta della chiesa di San Pietro. Dell’impianto originario di quest’edificio religioso, sicuramente anteriore al Mille, non resta piu’ niente: rimangono, invece, tracce della fase romanica (XII – XII secolo) sulla facciata, sul fianco nord e sul campanile. La chiesa e’ stata ampliata nel 1777 con la costruzione delle due cappelle laterali. Sulla strada che conduce a Santomoro e all’Acquerino, a poche centinaia di metri da Candeglia, si trova la Villa Rospigliosi, una delle tante di proprieta’ di questa famiglia che dette l’unico papa pistoiese della storia, Giulio Rospigliosi, papa Clemente IX.
Chiesa di San Pietro -La ecclesia S. Petri in locus qui dicitur Candecla è citata in un atto di livello dell’anno 973 con il quale il Vescovo Giovanni la concede ad Anselmo di Gottifredo. La chiesa ha quindi origini molto antiche e sono ancora visibili alcuni tratti dell’edificio ricostruito tra l’XI ed il XII secolo, il quale nel Settecento fu ulteriormente ampliato e modificato nelle forme attuali. Si tratta di una chiesa rettangolare ad aula unica coperta da un soffitto a capriate lignee. L’edificio pur risalente all’epoca medievale conserva attualmente un aspetto tardo barocco. La facciata è caratterizzata da una struttura semplice a capanna e presenta un portale rettangolare in arenaria sul quale è sovrapposto, in asse, un oculo. Nell’attuale conformazione è facilmente leggibile la stratificazione delle strutture seicentesche sulle murature medievali. Internamente l’aula è divisa dal presbiterio da una sorta di arco trionfale; da altre due arcate a tutto sesto, decorate con ghiere in pietra serena, si accede a due cappelle rettangolari disposte al centro delle due pareti laterali; dalla cappella di destra si può uscire all’esterno sotto il loggiato laterale con tetto a spiovente, leggermente arretrato rispetto alla facciata. Sul fondo della chiesa è presente un altare in pietra serena a parete, risalente al 1631, caratterizzato da colonne doriche che sostengono un front