Il Monte Pizzo d’Uccello (1781 m. s.l.m.) e’ formato da roccia dolomitica: costituisce la piu’ ambita meta alpinistica di tutte le Apuane, con la sua parete nord di settecento metri di caduta verticale, con molte vie tracciate. Dalla vetta del Pizzo il panorama e’ immenso e spazia su tutta la Lunigiana, con il vicino Solco di Equi, sulla valle di Vinca, sulla Val Serenaia, sul Sagro e sulla Cresta Garnerone, sul Grondilice e su tante cime delle Alpi Apuane: impressionante e’ anche la vista sulla cresta su cui passa la Via Ferrata di Foce Siggioli. Il Pizzo d’Uccello e’ la piu’ meridionale tra le cime piu’ importanti delle Apuane e da qualunque posto la si osservi rivela la sua inconfondibile figura slanciata da vetta alpina, quasi come una piramide triangolare. Questo itinerario, da farsi con neve abbondante, e’ riservato solo a esperti, con adeguata attrezzatura, perche’ molti ripido ed esposto.
Il percorso per arrivare al Passo del Giovo, poi al Giovetto e, quindi alla Cresta di Capradossa inizia dal Rifugio Guido Donegani: crediamo che chi si prepari ad affrontare l’ascesa invernale non abbia bisogno di spiegazioni. Il nostro itinerario ha invece inizio da Ripiano di Capradossa (quota 1660): da qui inizia un esposto canale che termina sull’ante cima del Pizzo. Poiche’ va affrontato con neve e’ necessario munirsi dell’apposita attrezzatura. In un paio di tratti e’ possibile affacciarsi sul baratro della parete nord: Occorrono circa due ore di ascesa con i ramponi per arrivare sulla vetta del Pizzo d’Uccello (quota 1781, 2 h. dalla partenza).
Roberto sulla vetta |
Roberto 1 |
Massimo sulla vetta | Massimo 1 |
Roberto 2 | Massimo 2 |
Pizzo d’Uccello 2 | Roberto 3 |
Massimo 3 | Roberto 4 |