Careggine e’ un antico borgo della Garfagnana, situato alle pendici del monte Sumbra, in vista del lago di Vagli. L’origine del paese e’ anteriore al Mille: ancora nell’Ottocento l’abitato conservava le mura con due porte. La sua origine è molto antica: inizia agli albori della storia con ritrovamenti di reperti del periodo -neolitico, passando poi per le popolazioni Liguri -Apuane, i Romani e, infine, il Medioevo, con i suoi signori locali che hanno fatto la storia di Careggine e della Garfagnana. Tra le numerose chiese costruite dai Longobardi in tutto il territorio italiano dopo la caduta dell’Impero Romano, un longobardo di nome Pertuald, vescovo di Lucca, ne fece costruire una in questa zona su di un colle. Era l’VIII secolo. La storia di Careggine inizia a mettere le proprie radici con la costruzione della primitiva chiesa trasformata intorno all’anno Mille, probabilmente nel 995, nella Pieve di san Pietro, che inizialmente aveva annesso il solo edificio di San Jacopo dell’Isola Santa. Solo in seguito diventerà matrice delle chiese di sant’Antonio di Capricchia, San Donato di Rontano e San Terenzio del Poggio. Nell’XI secolo inizia la storia legata alle importanti famiglie della Garfagnana. Quella che dominò questo territorio fu il casato dei De Careggine, che qui costruirono il proprio castello. Ebbero origine dai Fraolmo, la stessa nobile famiglia da cui discesero i Corvaresi della Versilia. Nel 1228i nobili di Careggine fecero giuramento di vassallaggio a papa Gregorio IX. Fu questo forse il motivo per cui il castello non verrà abbattuto durante le numerose battaglie nel corso del medioevo. Il mastio era protetto da una cinta muraria, ancora visibile, ma parzialmente inglobata nelle mura delle case, e disponeva di due porte di accesso, di cui una costituisce l’attuale ingresso al borgo (un arco a tutto sesto in pietra arenaria). Nel corso del XV secolo anche Careggine, come altri borghi della Garfagnana, si mise volontariamente sotto la protezione degli Estensi, entrando a far parte della vicaria di Camporgiano. All’interno del borgo antico si trova la Pieve dei Santi Pietro e Paolo, considerata una delle piu’ antiche pievi romaniche della Garfagnana e gia’ citata nel IX secolo. L’edificio è stato ristrutturato fra il 1627 e il 1636, mentre il porticato sorretto da colonne in pietra arenaria risale al Settecento. La chiesa mostra internamente arredi di pregio, come un quadro di Banduccio Trenta raffigurante l’Ultima Cena, una statua in marmo del 1563 attribuita ad uno dei Civitali che raffigura Sant’Antonio Abate, situata nell’altare minore in pietra, una croce parrocchiale del XIII secolo, un tabernacolo per oli santi di antica fattura. Distrutta dal terremoto del 1920, che rase al suolo gran parte della Garfagnana, fu subito riedificata: in occasione dell’evento sismico fu rinvenuta una stele rupestre d’origine assai antica in cui erano scolpite due figure, una maschile che regge una lancia, e una femminile che impugna una spada. Le sue origini sono tuttora incerte, come incerto è il suo significato: la stele fu collocata sulla parete esterna della chiesa, lato destro per chi guarda la facciata.