Puglianella e’ un piccolo paese dell’Alta Garfagnana, Comune di Camporgiano: situato a 642 m. s.l.m., si trova sul colle che separa la Valle del Serchio dalla Valle del torrente Edron. Situato su un terrazzamento naturale molto ben soleggiato, fra il Fosso del Canalone e le località Pianaccio e Cerreta, ha da sempre basato la sua economia sulla pastorizia e agricoltura. Nel 1954 furono costruite le strade, che, collegando i paesi collinari con la valle del Serchio, tolsero Puglianella dal suo secolare isolamento. Il collegamento fra Roccalberti e il borgo di Puglianella avveniva tramite una mulattiera. Le case in sasso molto ben curate danno un aspetto elegante: stradine acciottolate e lunghe scalinate serpeggiano per il paese, aie, cortili e portali in pietra recano date dal 1677 al 1862.L’elegante torre campanaria, come testimonianza dell’antico e distrutto castello, fa parte di un piccolo borgo murato di nobili origini ed ha al suo fianco palazzotti signorili., Uno di questi appartiene alla famiglia Accorsini: al suo interno ancora oggi si può ammirare la stanza che ospitava il vescovo, quando a dorso di mulo arrivava in questa terra dalla lontana Luni. Le origini di Puglianella risalgono all’alto medioevo: infatti le prime notizie di hanno in un documento dell’anno 795, dove figura tra i beni offerti alla chiesa di Vitoio. Tuttavia il fondatore di questo borgo dovrebbe essere stato un membro degli Accorsini, qui venuto in qualità di deportato, durante il XIII secolo. I successori, avendo acquisito beni e cultura, divennero legali dei duchi di Modena. Gli abitanti di Roggio erano obbligati a chiedere agli Accorsini il permesso per pescare sul fiume Edron. Nel 1669 Eleonora Accorsini, con rogito del notaio Fiorani di Casatico, “decide di costruire nella parrocchiale l’altare del Crocefisso che è di fronte all’altare della Madonna in legno“. Puglianella faceva parte della vicaria di Camporgiano, sia nel periodo lucchese sia in quello estense, quale terra del Ducato di Modena. La chiesa parrocchiale, dedicata Santa Maria Assunta: la troviamo negli estimi del 1470. Custodisce al suo interno una preziosa statua lignea del XIV secolo raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita allo scultore Nino Pisano, figlio del più celebre Andrea. L’opera è in legno di pioppo dipinto: fu restaurata nel 1994. In un angolo esterno della chiesa troviamo un’antica pietra datata 1631, con una scritta che ricorda la terribile peste che colpì questi luoghi. Vicino all’edificio religioso sono state rinvenute quattro asce, in un sito archeologico appartenuto all’Età del Bronzo. Il campanile, danneggiato dal terremoto del 1920, fu ristrutturato negli anni successivi.