Argentario

Convento dei Padri Passionisti

L’Argentario e’ un promontorio che sporge per dodici km. dalla costa maremmana, cui e’ unito da due cordoni sabbiosi, che racchiudono al loro interno la laguna d’Orbetello. Anticamente era un’isola che si e’ saldata al continente grazie all’accumulo di sabbia che ha, prima, originato l’istmo sui cui sorge Orbetello e, poi, i due cordoni, il Tombolo della Giannella e il Tombolo della Feniglia.
Le due cittadine dell’Argentario sono Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Porto Santo Stefano e’ sede del comune unico dell’Argentario ed e’ distribuito attorno ad un’insenatura e sui colli circostanti, dove una eccessiva urbanizzazione ha ridotte le aree coltivate a viti e olivi; e’ sede di un importante porto.
Porto Ercole e’ situato a sud, sul lato opposto di Porto Santo Stefano, e di questo ha anche una origine piu’ antica: fondato dai Romani con il nome di Portus Herculis, fu compreso nelle donazioni fatte nell’anno 805 da Carlo Magno all’abbazia romana delle Tre Fontane. Divenne possesso della potente famiglia degli Aldobrandeschi e poi dei conti Orsini di Pitigliano e Sovana, i quali nel 1452 lo cedettero alla Repubblica di Siena. A questa si deve la costruzione della fortezza, che aveva la funzione di avvistare i bastimenti dei pirati saraceni per poter segnalare il pericolo alle Saline di Grosseto e ai luoghi piu’ frequentati del litorale, affinché gli abitanti potessero mettersi in salvo.

Croce del Monte Telegrafo

Fortezza spagnola