Il Monte Matanna (1317 m. s.l.m.) e’ la cima piu’ alta delle Apuane Meridionali ed ha la caratteristica forma di una piramide: alla base est della montagna si trova la Foce del Pallone. Il nome di questo passo e’ dovuto al fatto che qui si trovava la stazione di arrivo di una teleferica: nell’estate del 1910 fu realizzato un collegamento tra l’Albergo Alto Matanna e la zona di Grotta all’Onda, posta piu’ a valle. Una navicella, trainata da un pallone aerostatico fatto scorrere a guisa di funicolare su un cavo sorretto da piloni, trasportava le persone fino alla Foce (che poi prese il nome dal pallone) dove le attendeva una carrozza trinata da cavalli che le portava fino all’albergo. L’aeronave poteva trasportare fino a sette persone e funziono’ egregiamente per tutta l’estate della sua inaugurazione, facendo sperare in un notevole sviluppo turistico della zona: purtroppo, pero’, nell’inverno successivo tutta la struttura fu distrutta da un uragano e non venne piu’ ricostruita.
Dal Rifugio Forte dei Marmi (quota 852) imbocchiamo a destra il sentiero Cai n. 5. Questo sentiero e’ dedicato all’ingegner Aristide Bruni e sale ripidamente per le pendici calcaree del Monte Nona. Proseguiamo seguendo il sentiero che continua a costeggiare il monte Nona fino a pervenire a un traliccio dell’Enel, da cui si ha una buona vista su Procinto e Matanna. Qui si trova un intaglio: questo traforo (del Pizzo di San Pietro) e’ artificiale e fu fatto, alla fine dell’Ottocento, per allestire una via attrezzata per il monte Nona. Saliamo ancora pochi minuti e giungiamo al Callare del Matanna (quota 1137,), segnalato da un altro traliccio dell’Enel e da un crocifisso restaurato pochi anni fa. A sinistra si stacca un sentiero di cresta diretto alla vetta del Monte Nona, mentre a destra un altro per il Monte Matanna: noi imbocchiamo il sentiero di destra, senza numero, ma segnato con i segnavia azzurri dei sentieri di vetta. Procedendo su roccette poco stabili si arriva in vetta al Monte Matanna (quota 1317, 2 h. e 30 minuti alla partenza).